Concessioni balneari, l’opposizione difende la categoria e attacca il Comune di Monopoli

Contento, Mastronardi, Papio e Brescia: “La sciatteria dell’Amministrazione comunale gioca sulla pelle di un’intera categoria. Serve chiarezza e responsabilità”

L’ultima vicenda riguardante la categoria dei balneari ha evidenziato, ancora una volta, la sciatteria con cui l’Amministrazione comunale sta gestendo una questione delicata che meriterebbe, più che vuoti spot propagandistici, risposte chiare e concrete.
È inaccettabile che si continui a giocare sulla pelle di lavoratori e imprenditori, che rappresentano un settore cruciale per l’economia locale e per l’attrattività turistica della nostra città.

I FATTI
Per comprendere meglio il quadro entro il quale ci muoviamo serve fare un po’ di cronistoria.
In prossimità delle scadenze delle concessioni del 2020, i balneari, guidati dall’allora Assessore all’Urbanistica Stefano Lacatena, oggi delegato all’Urbanistica della Regione Puglia, presentano istanze singole al Comune perché le concessioni siano prorogate al dicembre 2033, avvalendosi di quanto sancito dalla legge 145/2018 che prevede una proroga automatica di 15 anni delle concessioni.
Il Comune accoglie le istanze e le pubblica nell’Albo Pretorio dando la possibilità di poter fare solo osservazioni, ma non domande di concorrenza.
Trascorsi 20 giorni, Sindaco e Giunta prorogano le concessioni al 2033.
Nel dicembre scorso, dietro sentenza del Consiglio di Stato, l’Amministrazione delibera di riportare il termine di tutte le concessioni al 2024. Successivamente 21 balneari, su una platea di 71, fanno ricorso al TAR PUGLIA, che dà loro ragione con singole sentenze, valutate dagli organi tecnici del Comune molto superficiali e poco attente agli aspetti della questione.

LA MOZIONE
Ed eccoci a martedì, quando le civiche di maggioranza presentano in Consiglio comunale una mozione che è l’ennesimo esempio dell’approccio superficiale e irresponsabile dell’Amministrazione. Non solo il documento, che puntava a impegnare Sindaco e Giunta a disconoscere la delibera del dicembre scorso e a estendere i benefici ricevuti da alcuni balneari a tutta la categoria con modalità impossibili dal punto di vista normativo, è giunto privo dei requisiti minimi formali, ma non rispondeva in alcun modo alle necessità degli operatori.
Nonostante le dichiarazioni pubbliche di amore e supporto verso i balneari, è evidente che tali sentimenti non trovano riscontro nelle azioni concrete dell’Amministrazione e che si tratta solo di una mossa propagandistica, volta a dare l’illusione di un impegno, senza però affrontare concretamente i problemi sul tavolo.
La categoria dei balneari e tutta la comunità meritano di più: meritano attenzione e rispetto, e soprattutto, il rispetto delle procedure.
Le decisioni devono essere prese sulla base di competenze tecniche e legali, non per motivi politici o per placare interessi di parte. Invece, la contrarietà espressa dai tecnici alla mozione, presentata dalle civiche di maggioranza, dimostra che le proposte avanzate non sono state adeguatamente vagliate e che si sta procedendo con superficialità e disorganizzazione.

GLI IMPEGNI
Chiediamo con forza che l’Amministrazione comunale abbandoni questa sciatteria: chieda scusa per questa ennesima presa in giro e dimostri, se ne è capace, di essere all’altezza delle sue responsabilità, lavorando con serietà e rispetto per il bene comune.
Da parte nostra continueremo ad ascoltare tutte le categorie e a vigilare perché si agisca con serietà e rispetto per tutti i cittadini e le categorie economiche coinvolte.
Non accettiamo che si continui a giocare sulla pelle degli imprenditori.

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