In occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, se n’è discusso con esperti del settore
Sabato 28 gennaio, nell’Auditorium degli Istituti Tecnici Vito Sante Longo, diretti dalla prof.ssa Teresa Loiotile, si è tenuto un incontro per celebrare la Giornata europea della protezione dei dati personali, allo scopo di sensibilizzare e promuovere l’importanza della privacy e della protezione dei dati nell’era digitale.
L’incontro, moderato dalla giornalista Federica Marangio, ha visto partecipi gli studenti di Officine Europee delle classi quarte dell’indirizzo Informatica, accompagnati dai docenti D. Castelluccia e P. Benedetti.
Tra i relatori era presente l’europarlamentare prof. ssa Chiara Gemma, che nell’Istituto ha inaugurato le Officine Europee, un progetto legato alla tutela dei diritti e della libertà delle persone, come sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La prof. ssa Chiara Gemma ha spiegato come, di fronte ai cambiamenti della società, al progresso sociale e agli sviluppi scientifici e tecnologici, il parlamento europeo ha approvato una direttiva per tutelare i dati personali, direttiva che gli Stati membri devono recepire e applicare. La privacy è un diritto fondamentale della persona, strettamente collegato alla tutela della dignità umana; per questo è stato istituito il Garante per la protezione dei dati personali, più comunemente conosciuto come il Garante della privacy.
Molto incisivo anche l’intervento di Angela Pennetti, Assessore del Comune di Monopoli, delegato al Servizio Informatico dell’Ente, che ha evidenziato come sia importante la formazione del personale nella Pubblica Amministrazione al fine di garantire la sicurezza dei dati sensibili dei cittadini. La P.A. deve adottare misure adeguate per rendere i dati rintracciabili, preferibilmente solo nei motori interni dei siti istituzionali, limitando quindi l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca esterni.
Sul fronte giuridico è intervenuto il M.llo Lgt. Nicola Cacucci della Compagnia dei Carabinieri e Nucleo Operativo, che ha illustrato i servizi offerti dalle Forze dell’ordine per proteggere la privacy della persona, sottolineando la necessità di vigilare costantemente sul rispetto delle norme che tutelano la vita privata, vietando i trattamenti illeciti o non corretti. Ha evidenziato come, a causa delle continue innovazioni tecnologiche, i cybercrimini si evolvono rapidamente e la legislazione investiga sui cambiamenti e sulle nuove minacce digitali. Tra i reati informatici più diffusi troviamo il phishing, ovvero l’appropriazione indebita, mediante l’inganno, di credenziali di accesso e di dati personali di un utente; gli accessi abusivi ai social network o account di e-banking, mediante le credenziali del proprietario dell’account che, ovviamente, avvengono a sua insaputa; la detenzione e la diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi e l’intercettazione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche.
A completamento dell’excursus, da un punto di vista prettamente tecnico, il dott. Giuseppe Modugno, in rappresentanza del Distretto Produttivo Informatico, ha sottolineato l’importanza del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), un regolamento europeo che disciplina il modo in cui le aziende e le altre organizzazioni trattano i dati personali. Il GDPR si applica alla PA, società, imprese, professionisti e studi professionali che svolgono un’attività di raccolta e trattamento di dati personali.
Durante l’incontro, gli studenti hanno posto ai relatori domande sulla Cybersecurity, sugli attacchi informatici, sulla trasformazione di informazioni sensibili, sui dispositivi, sempre più innovativi, utilizzati dagli hacker.
I relatori hanno sottolineato i rischi associati alla mancata protezione dei dati personali. Vivere nell’era della tecnologia digitale, implica accettare un cambiamento epocale che investe gli individui e le organizzazioni economiche e che obbliga a ripensare e a riadattare il modo di vivere.