VIDEO/FOTO – “Stop” alla meningite, le supermamme dell’M-Team Tania Cagnotto ed Elena Bozzola a Bari

 

Sabato scorso, le supermamme dell’M-Team capitanate dalla campionessa di tuffi Tania Cagnotto e dalla dott.ssa Elena Bozzola (medico pediatra e infettivologo dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, oltre che segretario nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP)) sono state in Piazza del Ferrarese a Bari per dire “stop” alla meningite.

Giocando s’impara”, lo slogan scelto per la giornata dedicata ai bambini – e ai loro genitori – per unire divertimento, sport e scienza in una manifestazione unica nel suo genere.

Per l’occasione, la storica piazza barese si è proposta come location per una giornata diversa, all’insegna del gioco e della salute. Nell’ambito di un “minivillaggio” appositamente realizzato per i bambini, passando da giochi creativi a prove sportive e test fisici, potranno giocare, conoscersi e apprendere. Le “supermamme” sono state le madrine di ogni attività e saranno a disposizione dei genitori per aiutarli a comprendere come far crescere bene i loro piccoli, sia sotto l’aspetto fisico che sotto il profilo psicologico.

L’obiettivo principe dell’M-Team è la prevenzione della meningite da meningococco, infezione che colpisce ogni anno circa 1.000 persone in Italia, ma è particolarmente frequente nell’infanzia e può portare a morte o a gravi disabilità. Purtroppo su questa infezione non esiste ancora un’adeguata conoscenza da parte dei genitori: secondo una recente ricerca condotta da Ipsos, infatti, il 41% dei genitori non si considera sufficientemente informato sulla meningite.

 

La meningite meningococcica: dati e prevenzione (SCHEDA)

Ogni anno, nel nostro Paese, oltre mille persone contraggono la meningite. Nel nostro Paese, in particolare, i sierogruppi B e C sono i più diffusi. La meningite meningococcica provoca il decesso nel 10% dei pazienti colpiti.

Nel 10-20% dei casi i sopravvissuti possono essere sottoposti ad amputazione o subire danni cerebrali, perdita dell’udito o disturbi di apprendimento. Tutti i soggetti di qualsiasi fascia d’età sono a rischio di contrarre la malattia. Ma l’incidenza della malattia invasiva da meningococco è maggiore nella fascia di età 0-4 anni e in particolare nel primo anno di vita, in cui supera i 4 casi per 100.000.

I bambini e gli adolescenti sono soggetti ad alto rischio, mentre i neonati costituiscono la fascia più vulnerabile. La meningite B (scatenata dal meningococco B) è attualmente la forma più comune.

Oggi sono disponibili vaccini che prevengono dai cinque tipi di meningite meningococcica più infettivi e pericolosi (A, B, C, Y e W135), dai gruppi più diffusi di meningite pneumococcica e da quella da emofilo di tipo B. In Italia i vaccini contro la meningite sono gratuiti per specifiche fasce di popolazione, ossia quelle a maggior rischio di infezione. Tali vaccini sono inseriti nel nuovo Calendario vaccinale che a sua volta fa parte del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019.

Nonostante i significativi progressi nella riduzione della mortalità nei bambini, raggiungere questo obiettivo resta una sfida di primaria importanza. L’infezione da agenti patogeni svolge, infatti, un ruolo significativo nelle morti infantili. Interventi come la vaccinazione precoce o l’immunizzazione prenatale possono quindi dare un contributo significativo alla prevenzione e alla protezione dei nostri bambini.

 

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