Il Sindaco Romani stigmatizza l’accaduto e motiva la decisione di non emettere un’ordinanza di chiusura degli edifici scolastici
Dopo la lunga pausa natalizia, la campanella è tornata a suonare per gli studenti delle scuole cittadine che, loro malgrado, sono stati costretti a tornare sui banchi di scuola, nonostante l’emergenza neve.
Il Sindaco del Comune di Monopoli, Emilio Romani, infatti, è stato uno dei pochi sindaci a non emettere alcuna ordinanza di chiusura delle scuole; una decisione che gli contesta l’Unione degli Studenti di Monopoli che, ieri, attraverso le nostre pagine aveva comunicato le rimostranze formulate da alcuni studenti fuori sede e non solo: difatti, gli studenti temevano che gli ambienti degli edifici scolastici sarebbero stati “gelati” al ritorno dalle vacanze natalizie.
Forse, di questo, a causa del terribile calo delle temperature provocato dalla discesa di aria polare dal Nord Europa, non si sbagliavano.
Alcuni disagi sono stati avvertiti presso la scuola di contrada Santa Lucia come denunciato attraverso Facebook dall’ex Assessore al Turismo Antonio Napolitano e, la scuola dell’infanzia “La Madia”, che rimarrà chiusa per domani.
Il Primo Cittadino, tuttavia, stigmatizza l’accaduto e, in una nota ufficiale, motiva la decisione di non emettere alcuna ordinanza di chiusura delle scuole se non quella de “La Madia”.
LA NOTA DEL SINDACO
Già da giovedì 5 gennaio i tecnici comunali hanno provveduto alla riaccensione ed alla verifica del funzionamento degli impianti termici a servizio dei 20 edifici scolastici di competenza comunale. Stamattina si sono verificate solo due criticità alla scuola per l’infanzia “La Madia” e alla scuola di contrada Santa Lucia.
Le temperature estremamente basse registrate nei giorni 7 e 8 gennaio hanno determinato in data odierna nella scuola per l’infanzia “La Madia” delle rotture nel sistema di sistema di distribuzione del fluido vettore acqua che, nonostante il funzionamento del generatore termico, hanno impedito la messa in esercizio complessiva dell’impianto. Alla scuola di contrada Santa Lucia questa mattina si è verificata la rottura di un tubo dell’acqua con conseguente avaria della scheda della caldaia. Si è già provveduto alla riparazione del tubo e alla sostituzione della scheda, attivando sin da subito l’impianto al fine di riscaldare la scuola anche per domani. Sulla base delle risultanze dell’intervento effettuato dalla ditta incaricata della manutenzione degli impianti termici, non sarà possibile ripristinare in tempi brevi il funzionamento dell’impianto termico a servizio della scuola “La Madia”. Pertanto, nell’impossibilità di garantire le condizioni di comfort termico per la permanenza degli studenti nella scuola, ho provveduto ad emettere un’ordinanza di chiusura per la giornata di martedì 10 gennaio.
Per tutte le altre scuole di competenza non comunale, grazie all’interessamento del Consigliere Metropolitano Franco Leggiero, alla pronta disponibilità dell’ingegnere Michele Affatato della Città Metropolitana e con la collaborazione dei Dirigenti Scolastici abbiamo risolto i disservizi registrati a inizio mattinata all’Ipsiam, al Polo Liceale e al Liceo Artistico. La ditta incaricata è prontamente intervenuta per ripristinare il servizio.
In merito alla decisione presa di non chiudere le scuole nella giornata di lunedì 9 gennaio sottolineo che le ordinanze sindacali vanno sempre motivate e nel caso di Monopoli non si poteva emettere un’ordinanza in assenza di neve e con strade percorribili.
A differenza del resto della Puglia, tutta la fascia costiera che comprende Monopoli, Polignano a Mare e Mola di Bari non è stata interessata dai fenomeni nevosi. Pertanto, non sussistendo le condizioni si è scelto di far ripartire regolarmente le lezioni dopo le vacanze estive. Comprendo le difficoltà degli studenti e dei docenti che giungono a Monopoli da altre città e che questa mattina hanno dovuto fare i conti con i ritardi dei treni e dei bus, ma il Sindaco di una città deve occuparsi di tutti, anche di quelle migliaia di studenti monopolitani che oggi non aveva alcun impedimento al raggiungimento dei plessi scolastici. Occorre accettare l’idea che le emergenze vanno affrontate e risolte facendo il possibile per garantire i servizi. È molto facile decidere di fermare tutto alla minima difficoltà.