FOTO – Il Presepe Rurale di Masseria Spina

Riproposto un percorso nuovo ed interamente rivisitato lungo il Parco degli Ulivi Secolari

Un percorso nuovo ed interamente rivisitato caratterizza la 6^ edizione del Presepe Rurale di Masseria Spina rappresentato dall’associazione “Mondopolitani” e che, quest’anno, si estende nel meraviglioso scenario offerto dal Parco Rurale (IX – XVIII sec.) sorto lungo la superficie che da Masseria Spina Grande conduce alla torre fortificata di Spina Piccola e che si interseca con gli insediamenti rupestri, le grotte ed un’incontaminata distesa di ulivi secolari.

Nel giorno del Santo Natale, Masseria Spina ha aperto le porte per riproporre il primo presepe voluto da San Francesco nel 1223 con abiti e spettacoli della tradizione medievale, che è stato possibile ammirare anche a “Santo Stefano”.

Prima di catapultarsi indietro nel tempo con la magica atmosfera creata dalle luci soffuse che, a stento, illuminano il sentiero verso il passato, è stato possibile ammirare “Intrecci d’arte: dal filo al pensiero”, una mostra di Maria Anna Morea, meglio conosciuta come Marisa, una docente dell’IPSS “De Lilla” di Conversano, nata a Lecce il 5 novembre 1961 che vive e lavora nella vicina Castellana Grotte. Segni, colori, materiali ben mescolati in un gioco di accostamenti cromatici hanno condotto in un percorso creativo dove nulla è lasciato al caso, dove l’elemento tessile e l’intreccio, quasi sempre presenti, sono diventati un mezzo di espressione e di unione tra linguaggi differenti che vanno dalla pittura al lavoro bidimensionale e tridimensionale.

Una volta giunti in cortile, il percorso prende vita passando per la chiesa, la cava e l’uliveto sino ad arrivare alla casa ospitata dalla cornice offerta da Masseria Spina Piccola, dove è possibile scoprire gli utensili della vita quotidiana di una volta, tra cui un antico telaio del 1800 che apparteneva alla bisnonna della signora Todisco, una monopolitana che ha espresso, in quest’occasione, la volontà di riuscire a restaurarlo e rimetterlo presto in funzione. Il viaggio prosegue passando per la stalla e la taverna sino a giungere nelle suggestive grotte dove sono gli antichi mestieri a farla da padrone: l’ebanista, il canestraio, il ciabattino, il tessitore, ma c’è anche il ricovero dei viandanti, una bottega delle pettole e della pasta, il lavoratore della pietra, l’angolo delle spezie, la bottega del fabbro, la cantina, le lavandaie all’opera, i pastori e la Natività; infine, il percorso del Presepe Rurale si conclude con un’arnia ed un carretto degli agrumi.

Gli ultimi tre giorni di apertura sono in programma dalle ore 18 alle 21:45 del 5 ed il 6 gennaio 2017 con danze, musiche e spettacoli e, del 7 gennaio 2017 in cui si terrà una giornata FAI con santa messa alle ore 16:30 celebrata da Don Vito Castiglione Minischetti alla presenza del Vescovo della Diocesi Conversano-Monopoli Mons. Giuseppe Favale, al termine della quale si terrà una tombolata pro-terremotati e letture di poesie in vernacolo; ci sarà anche il Gruppo degli sbandieratori – Altilia Stupor Mundi.

INGRESSO: 3 euro da 12 anni in su
5 euro con tour guidato
2 euro per soci FAI

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