VIDEO – Limiti delle acque territoriali e sconfinamento: aiuterebbe mantenersi a 14 miglia dalla linea di bassa marea

Incontro informativo presso la Guardia Costiera di Monopoli. Presente il Contrammiraglio De Tullio

Il nuovo Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, potrà favorire i rapporti tra l’Italia ed i Paesi extracomunitari, per evitare in futuro alle marinerie italiane di incappare nell’annosa problematica dello sconfinamento, a causa della controversia internazionale sui limiti delle acque territoriali: nella cartografia non coincidono le linee di base.

A sostenerlo è stato il prof. Michele Suma (Capogruppo del Partito Democratico di Monopoli), che questa mattina nella Sala Conferenze “Trifone Monteleone” ha presenziato assieme al Direttore Marittimo di Bari Contrammiraglio (CP), Giovanni De Tullio ed all’ex Comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta Alessandro Ducci, il quale ha raccontato l’esperienza della città molfettese, alla riunione con i rappresentanti di categoria e la marineria monopolitana, promossa dalla Guardia Costiera di Monopoli (guidata dal Comandante Cap. T.V. Salvatore De Crescenzo), tesa a scongiurare in futuro ulteriori episodi di “sconfinamento”, piuttosto comuni nella marineria monopolitana in questi ultimi mesi.

Nel frattempo, in attesa di una soluzione, l’ossequio della Carta Nautica 1315 dell’Istituto Idrografico della Marina di Genova e della cartografia montenegrina, mista a prudenza e diplomazia, dovrebbe aiutare i comandanti dei pescherecci cui è stato consigliato di tenersi a 14 miglia circa dalla linea di bassa marea delle acque territoriali d’oltremare.

All’incontro che pone le basi per il futuro, inoltre, erano presenti il delegato regionale del comparto pesca ANAPI, Cosimo Marasciulo ed il Direttore della Cooperativa Fra’ Pescatori, Giancarlo Sardano, che hanno colto l’occasione per sottoporre all’attenzione delle istituzioni militari le notevoli difficoltà cui si trovano ad affrontare i nostri pescatori, come ad esempio per fare le “40 miglia”: per ottenere la patente nautica bisognerebbe avere una perfetta padronanza dell’inglese.

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