Oro usato: dalla quotazione alla fonderia, un percorso di valore

L’oro usato è uno dei patrimoni tangibili più amati dagli italiani: oltre a essere un simbolo di ricchezza, di stabilità, di fascino materiale, l’oro è un asset facilmente monetizzabile. In altri termini, quando si ha bisogno di convertire il suo valore in contanti, è sufficiente portarlo presso un compro oro o altro operatore specializzato per ottenere un immediato ricavo in denaro.

Ma che cosa accade all’oro usato una volta che viene portato in un compro oro? Quale percorso segue per essere reimmesso sul mercato? Abbiamo provato a riassumerlo in questo approfondimento.

La vendita al compro oro

Il primo passo di questo viaggio dell’oro usato è certamente la vendita dei propri oggetti preziosi al compro oro, negozi che sono oggi dei punti di riferimento per chi desidera convertire gioielli o oggetti d’oro in denaro contante.

I compro oro sono infatti operatori specializzati che fungono da intermediari tra i privati cittadini e il grande mercato dell’oro, permettendo a chi lo desidera di poter ottenere liquidità in cambio dei propri oggetti preziosi.

In altri termini, quando un cliente entra in un negozio compro oro, riceve una valutazione del proprio oggetto prezioso che si basa sulla quotazione dell’oro usato al grammo, della sua purezza dell’oro espressa in carati, del peso dell’oro contenuto nell’oggetto, della presenza di pietre e altri materiali, della rarità dell’oggetto e così via.

Naturalmente, non possiamo che condividere come la quotazione dell’oro sia un fattore determinante nel processo di valutazione: il prezzo dell’oro è d’altronde soggetto a fluttuazioni continue sul mercato internazionale, influenzato da fattori economici, geopolitici e speculativi. I negozi compro oro si basano su queste quotazioni per formulare le loro offerte, proponendo una percentuale del valore di mercato dell’oro contenuto nell’oggetto, con una percentuale che varia da negozio a negozio e che può essere oggetto di negoziazione.

La gestione dell’oro usato

Una volta concordato il prezzo e chiuso l’affare, l’oro cambia proprietario: il negozio compro oro diventa responsabile della gestione e della destinazione futura dell’oro acquistato. A proposito, ma cosa avviene?

In concreto, gli oggetti in oro che vengono acquisiti dal compro oro vengono temporaneamente detenuti in cassaforte, in attesa che possano essere accompagnati nella tappa successiva del proprio percorso.

Di fatti, il destino dell’oro usato può essere diverso a seconda delle valutazioni del compro oro. In particolare, alcuni oggetti, che magari hanno un particolare valore artistico o storico, possono essere rivenduti come sono (o dopo una lieve manutenzione) a collezionisti o altri acquirenti interessati. Tuttavia, la maggior parte dell’oro acquistato dai compro oro è destinata alla fusione e alla riemissione sul mercato sotto altre forme.

Periodicamente, infatti, i negozi compro oro inviano i loro oggetti con oro usato alle fonderie specializzate, strutture in cui l’oro viene riportato allo stato puro, al fine di essere reinserito nel ciclo produttivo.

Il processo di fusione dell’oro è un’operazione complessa che richiede competenze specifiche e attrezzature sofisticate, che solo all’interno delle fonderie è possibile garantire: l’oro viene infatti inizialmente fuso in forni ad alta temperatura, separando dall’oro puro le impurità e i metalli di lega. Il metallo fuso viene poi sottoposto a trattamenti chimici per rimuovere ulteriori impurità e raggiungere livelli di purezza elevati, spesso superiori al 99,9%.

Una volta ottenuto l’oro puro, questo viene colato in formati standardizzati e facilmente commercializzabili, come lingotti o barre, ciascuno con un peso e una purezza certificati.

Il destino dei lingotti

Il viaggio dell’oro usato non è però finito qui. I lingotti che sono prodotti dalle fonderie vengono infatti distribuiti a banche, investitori, aziende produttrici di gioielli e industrie tecnologiche. Giova qui rammentare che l’oro introdotto nelle gioiellerie è solo una piccola parte delle numerose finalità che l’oro può avere in ambito industriale come – a titolo di esempio – quelle nell’elettronica o nella medicina.

Se ben realizzato, il percorso sopra riassunto presenta numerosi e indispensabili vantaggi: consente infatti di ridurre la necessità di estrazione di nuovo oro, un’attività che spesso ha un impatto significativo sull’ambiente, mentre dal punto di vista meramente economico, è possibile creare e alimentare un mercato secondario che offre liquidità ai possessori di oro e alimenta un’intera filiera produttiva.

  1. Insomma, un settore che contribuisce a condividere significativi vantaggi per tutta l’economia, e che parte da un piccolo – ma fondamentale – gesto: la vendita del proprio oggetto prezioso usato al compro oro sotto casa…
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