Incontro in Rendella per onorare la memoria del politico della Dc giovedì 31 ottobre alle ore 18
Giovedì 31 ottobre 2024 alle ore 18, nella Sala Biblioteca Rendella del Comune di Monopoli, si terrà un incontro pubblico per onorare la memoria di Vito Lattanzio, figura centrale della Democrazia Cristiana italiana. Politico di grande integrità e dedizione, Lattanzio ha rappresentato un esempio di servizio pubblico per decenni, ponendosi sempre al fianco della gente e lavorando per la promozione del bene comune. L’evento, organizzato dal giornale storico Il Popolo in collaborazione con il Comune di Monopoli e diverse associazioni, sarà un’occasione per riflettere sul contributo dei politici democristiani alla costruzione e al rafforzamento delle istituzioni italiane, un’eredità di disciplina e onore spesso dimenticata.
Saluti istituzionali da parte di Angelo Annese, Sindaco di Monopoli, che introdurrà l’evento con un omaggio alla figura di Lattanzio e al suo legame con la città e i cittadini. L’incontro sarà moderato da Antonio Peragine, Direttore dell’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo (A.N.I.M.), guiderà la serata e introdurrà i temi e gli ospiti con il loro contributo di testimonianza storica e politica.
L’incontro vedrà la partecipazione di ospiti di rilievo, che approfondiranno i molteplici aspetti dell’eredità politica e morale di Vito Lattanzio e rifletteranno sui cambiamenti avvenuti nella politica italiana negli ultimi decenni.
Ettore Bonalberti, Presidente dell’Associazione Liberi e Forti, discuterà l’importanza dei politici democristiani che, come Vito Lattanzio, hanno servito l’Italia con disciplina e onore, contribuendo alla ricostruzione del Paese nel dopoguerra. Egli approfondirà il valore storico della Democrazia Cristiana, un’eredità preziosa che, secondo Bonalberti, rappresenta una lezione fondamentale per le giovani generazioni, inclusi i Millennials e i nativi digitali. La verità storica di questo periodo verrà narrata per correggere alcune interpretazioni riduttive e per rievocare il senso di servizio al Paese di tanti protagonisti di quell’epoca.
Giovanni Copertino, ex Presidente della Regione Puglia, Presidente della Provincia e Sindaco di Monopoli. è stato vicino a Lattanzio e ne ricorderà le qualità politiche, raccontando i momenti più significativi della carriera di Lattanzio, il suo legame con il territorio e il rapporto con la gente. Per Copertino, l’eredità di Vito Lattanzio è un patrimonio di valori che va preservato, specialmente in un contesto politico attuale che tende a dimenticare il contributo della Democrazia Cristiana nel rafforzare le istituzioni e la democrazia italiana. Copertino illustrerà come la figura di Lattanzio rappresenti un esempio di leadership etica, e rifletterà su come questo tipo di politica sia ancora rilevante per affrontare le sfide di oggi e di domani.
Antonino Giannone, Presidente dell’associazione “Umanesimo ed Etica per la Società Digitale” offrirà una prospettiva più ampia, parlando delle implicazioni etiche e sociali dell’intelligenza artificiale e dell’importanza di recuperare un nuovo umanesimo in una società sempre più digitale. Ricollegandosi alla tradizione della Democrazia Cristiana, Giannone evidenzierà come una politica guidata da valori etici e da una profonda coerenza morale sia fondamentale per garantire che le tecnologie digitali servano il bene comune piuttosto che il mero profitto. Secondo Giannone, oggi più che mai è necessario tornare a una politica che ascolta le persone, come faceva Lattanzio, per costruire una società più equa e rispettosa dei diritti di tutti.
L’incontro offrirà anche un’occasione per riflettere su un periodo cruciale della storia politica italiana, segnato dalle inchieste di Mani Pulite negli anni ‘90, che portarono a un profondo cambiamento della politica italiana e all’allontanamento di molti politici della Democrazia Cristiana. Come riportato da Il Popolo, oggi, a distanza di trent’anni, alcuni protagonisti di quelle inchieste hanno riconosciuto che forse si è trattato di un “colpo di stato” giudiziario. Il giudice Gherardo Colombo e il procuratore Francesco Saverio Borrelli hanno recentemente dichiarato che gli effetti delle loro azioni potrebbero essere stati eccessivi e, in alcuni casi, ingiusti. Questa riflessione getta nuova luce sull’eredità di figure come Vito Lattanzio, che hanno pagato un prezzo alto per un sistema giudiziario che ha segnato drammaticamente le loro vite e le loro carriere.
L’evento si chiuderà con una riflessione sui valori e sull’etica che devono guidare l’azione politica, prendendo spunto dalle parole di Benedetto XVI: “Lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l’appello del bene comune. Sono necessarie sia la preparazione professionale, sia la coerenza morale.” Questo messaggio sarà un appello alla nuova generazione di politici affinché si ispirino a figure come Lattanzio e costruiscano un futuro basato sul rispetto dei valori democratici e del bene comune.
In un mondo sempre più complesso e tecnologico, Vito Lattanzio continua a rappresentare una figura ispiratrice. Come sottolinea Giovanni Copertino, Lattanzio rimane “sponda di noi viventi,” e il suo esempio di coerenza e impegno è un faro per le nuove generazioni: Millennials, Alpha e Zeta, affinché possano costruire un mondo migliore. Egli è stato testimone e maestro di vita anche per i giovani dell’era digitale, dimostrando che, nonostante le difficoltà, è possibile fare politica con onore, disciplina e spirito di servizio.