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Monopoli, giustizia per Dory Colavitto: l’ex Ambriola condannato a 16 anni e 2 mesi di reclusione

Il 35enne che, il 2 novembre scorso, ha accoltellato la giovane monopolitana dovrà corrispondere una provvisionale di 150 mila euro in favore della madre di suo figlio e, di 50 mila euro in favore dell’ex suocera; per lui anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale durante la pena

É stato condannato in primo grado a 16 anni e 2 mesi di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale durante la pena, il 35enne Giuseppe Ambriola accusato di tentato omicidio aggravato da premeditazione, crudeltà, e come atto susseguente allo stalking nei confronti dell’ex: Dory Colavitto.

Monopoli, giovane mamma accoltellata sotto casa dall’ex compagno

Alle prime luci dell’alba del 2 novembre 2023, mentre stava uscendo per recarsi al lavoro, la giovane mamma monopolitana – che lo aveva già denunciato – fu raggiunta da 30 coltellate, sferrate dal padre di suo figlio che l’aveva attesa sotto casa e, a causa delle ferite riportate, fu ricoverata in gravi condizioni presso il Policlinico di Bari, lottando tra la vita e la morte.

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A stabilirlo, il Giudice del Tribunale di Bari Vittorio Rinaldi che ha altresì condannato l’imputato ad una provvisionale di 150 mila euro in favore della vittima (difesa dall’avvocato Maria La Ghezza) e di 50 mila euro in favore dell’ex suocera Giustina Fanelli (difesa dall’avvocato Francesco Guidone).

L’uomo è stato giudicato con rito abbreviato. Per lui era stata chiesta una condanna a 14 anni di reclusione.

In aula, durante la lettura della sentenza, c’erano anche Dory e sua madre, entrambe costituitesi parte civile nel processo contro Ambriola.