Monopoli e “La sagra dell’ipocrisia”

L’opposizione attacca l’amministrazione comunale sulla stipula del protocollo d’intesa che regola la collaborazione tra i Fiduciari dell’OMCeO Bari e il Comune

Monopoli, il Comune stipula un protocollo d’intesa per la salute e tutela ambientale con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari

“Il protocollo d’intesa su ambiente e salute siglato dal sindaco Annese con il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Bari Filippo Anelli potrebbe essere ribattezzato la “sagra dell’ipocrisia” –  scrivono i consiglieri comunali Angelo Papio, Maria Angela Mastronardi, Silvia Contento -Precisiamo che questa nostra nota è di carattere politico e riguarda solo l’amministrazione Annese. Nutriamo grande stima nei confronti del prof. Anelli, la dr.ssa Angela Ciaccia, il dr. Ignazio Grattagliano e tutta la categoria dei medici”.

“Siamo basiti – evidenziano – per la camaleontica capacità di un Sindaco e di un’Amministrazione che compiono operazioni di facciata sull’ambiente, ma che allo stesso continuano a dedicare solo una delega consiliare, alcuni progettini e scampoli di bilancio. Il rendiconto di bilancio 2023 mostra un’Amministrazione che ritorna a essere sorda alle istanze dei cittadini sui controlli della salubrità dell’aria e dell’acqua. I 12mila euro stanziati per la redazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAESC) diventano economie di gestione, perché il Piano non è mai stato scritto. Il verde pubblico è pari 7, 478 mq per abitante e la zona più estesa di fruizione è l’area del Cimitero. Si piantano 72 alberi dedicati ai nati del 2024 e le solite foto a uso dei social ritraggono sindaco e assessore paghi dell’eroico gesto, senza contare che negli ultimi anni il numero dei nati a Monopoli è di 300 tra bambine e bambini. Non conosciamo il testo del protocollo nei dettagli e ci rifacciamo a quanto prescritto dalla Rete Pugliese Città Sane Oms, dove la promozione della salute pubblica passa per lo sviluppo di politiche locali e di programmi sanitari che anticipino le sfide future, relative ad ambienti capaci di cura e di supporto, con un design urbano favorevole alla salute, attento alla pianificazione, ai trasporti, al rumore e all’inquinamento. Confidiamo nel pungolo dei medici, perché le questioni ambientali e di salute pubblica diventino centrali nell’agenda amministrativa, non solo a parole ma nei fatti. Magari ragionare sulle conseguenze dell’inquinamento sulla nostra salute può far scattare qualcosa. I dati sono, purtroppo, sufficientemente allarmanti. Ogni anno muoiono milioni di persone a causa degli effetti diretti o indiretti dell’inquinamento atmosferico, che si classifica come quarta causa di morte anche in Italia”.

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