VIDEO – Monopoli, la Sirena in “carne” che fa parlare di sé: a far discutere, le sue forme “generose” che rappresentano un prototipo di donna che viene ancora demonizzato

Le foto che la ritraggono hanno letteralmente fatto il giro del mondo, tant’è che in pochi giorni l’hanno resa più famosa della Sirenetta di Copenaghen. La verità su questa storia

Tutti vogliono vederla “dal vivo”: in via Cesare Beccaria si assiste ormai ad un continuo via vai di auto per raggiungere lo slargo in cui, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Palmisano, è stata recentemente realizzata la nuova piazza (ancora da inaugurare) situata a nord della città e dedicata a Rita Levi-Montalcini, per ammirare la Sirena dalle forme giunoniche, di cui non si fa altro che parlarne da settimane in tutto il mondo.

Un vero e proprio “pellegrinaggio” per appagare la curiosità di ammirare da vicino l’opera in jesmonite, raffigurante “Il Mare” (e le sue straordinarie creature), realizzata dagli studenti dei laboratori di “Arti Figurative” del Liceo Artistico “Luigi Russo” in virtù di una convenzione stipulata il 13 ottobre 2022 con il Comune di Monopoli per la valorizzazione degli spazi pubblici cittadini mediante l’installazione di opere d’arte realizzate dagli alunni nell’ambito delle attività didattiche dell’Istituto, nata dopo la realizzazione di un dipinto murale sul tema del rispetto e contrasto alla violenza ammirabile all’esterno del Palazzetto dello Sport.

COME SI È ARRIVATI 

Così, il Comune ha commissionato la realizzazione di ben due Monumenti: uno dedicato ai Caduti sul Lavoro per l’omonima piazza inaugurata il 1° maggio scorso e, l’altro denominato “Il Mare” per l’area giochi attrezzata per bambini e, l’area relax attrezzata con panchine sorte nei pressi della sede del Liceo Artistico che, soltanto in un secondo momento, l’Amministrazione Comunale ha inteso intitolare alla donna Premio Nobel per la medicina nel 1986.

Ed è stato proprio l’accostamento tra le forme “abbondanti” con cui si è scelto di raffigurare la Sirena monopolitana in una piazza dedicata a Rita Levi-Montalcini, che ha fatto sì che le foto pubblicate dalla nostra redazione di “The Monopoli Times” per dare notizia della collocazione del Monumento “Il Mare” facessero letteralmente il giro del mondo, riprese dapprima dalla stampa nazionale e poi anche da quella internazionale, facendo parlare così tanto di Monopoli ed accendendo critiche e polemiche.

Il dibattito dei nostri affezionati lettori improntato sul fatto che, nell’immaginario collettivo, avendo la coda, alla Sirena non si vedano le natiche accostato al fatto di essere stata rappresentata con un seno così prorompente ha fatto discutere, dividendo l’opinione pubblica.

Come sottolineato anche dal Dirigente Scolastico Adolfo Marciano, nessuno sa come realmente sia fatta questa creatura mitologica del mare e perciò nessuno può dire quali siano le giuste proporzioni; a parte che “le donne vere non sono quelle della pubblicità”. 

La Sirena di Monopoli infatti rappresenta un prototipo di donna, quello della donna in carne, che viene ancora demonizzato nonostante, in questi ultimi anni, i tempi siano cambiati: siamo nell’epoca del “body positive”; oggi esistono le modelle curvy e linee di abbigliamento ad hoc per chi ha qualche chilo di troppo. Anche tra le magre c’è chi cede al ritocchino del chirurgo estetico pur di avere un seno abbondante ed un generoso Bum Bum per mostrare un lato B da invidiare, solo perché piace così.

Torna in alto