Guardia di Finanza scopre 21 lavoratori in nero o irregolari: 5 di loro percepivano anche il reddito di cittadinanza

Svolti controlli nei confronti di varie attività commerciali, esercitate sia in mare che lungo la costa pugliese, soprattutto brindisina e barese

Nei giorni scorsi, militari della Stazione Navale di Bari e delle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza pugliesi, nell’ambito di specifici servizi di polizia economico-finanziaria, hanno svolto mirati controlli nei confronti di varie attività commerciali, esercitate sia in mare che lungo la costa pugliese, soprattutto brindisina e barese.

In particolare, le attività ispettive hanno interessato sia il settore ittico, con controlli a bordo di motopescherecci, nelle pescherie e presso gli ambulanti, sia altre attività economiche, quali servizi di alloggio e ristorazione, noleggio nautico e cantieristica navale.

Sono stati così complessivamente individuati 21 soggetti, che svolgevano lavoro in nero o irregolare, e sanzionati 11 datori di lavoro che li avevano alle dipendenze. Da successivi approfondimenti, è altresì emerso che 5 di tali lavoratori percepivano indebitamente il cosiddetto “reddito di cittadinanza”, con conseguente segnalazione alle Autorità competenti per l’interruzione e il recupero delle somme indebitamente percepite.

Il “sommerso da lavoro” costituisce un grave danno per l’intero sistema economico in quanto sottrae risorse all’Erario, lede gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e favorisce una competizione sleale con le imprese oneste, mentre l’indebita percezione del reddito di cittadinanza genera iniquità e mina la coesione sociale.

La costante azione di sorveglianza della flotta aeronavale della Guardia di Finanza risulta indispensabile per presidiare il mare, lo spazio aereo sovrastante e i circa 800 km di costa pugliese, in stretto e continuo coordinamento con i Reparti territoriali, investigativi e speciali presenti sul territorio.

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