L’intervista dopo il ritorno dalla Spagna
Andrea Bruni, classe ’78, ruolo ala forte, al termine dei play off di C Silver con l’AP BricoCasa Monopoli è volato a Malaga con la Nazionale Italiana Over 40 guidata di coach Ritacca per affrontare il campionato europeo di categoria. Campionato esaltante per gli azzurri che hanno caratterizzato da una serie di vittorie che hanno proiettato la nazionale Over 40 alla finale contro la Gran Bretagna, guadagnando la vittoria con il risultato di 74 a 59, Campioni d’Europa!! A Malaga il nostro Andrea ha arricchito il cospicuo suo palma res conseguito nella lunga carriera di atleta.
Lo abbiamo intervistato qualche giorno dopo il ritorno dalla Spagna.
Quando hai deciso di concludere la tua carriera di giocatore professionista, ti sei stabilito a Monopoli, hai iniziato a giocare con gli amici nel gruppo Amatori costituito dall’AP Monopoli, raccontaci un po’ della tua storia…
«Nel 2009 ho subito due infortuni gravi durante una sola stagione, rompendo i crociati di entrambe le ginocchia a distanza di 5 mesi. La doppia riabilitazione è stata molto dura e per questo, insieme ai diversi impegni lavorativi, ho deciso di smettere con la pallacanestro. Per la troppa nostalgia, non ho più toccato una palla da basket fino al 2017, quando mi sono trasferito a Monopoli ed il mio caro amico Giovanni mi ha chiesto se mi andava di andare a fare due tiri con gli amatori il giovedì. Ho trovato un gruppo di ragazzi eccezionali, che mi hanno fatto riaccendere la fiamma della passione per questo sport e da lì ho ricominciato con l’AP in serie D, per poi arrivare negli ultimi anni a disputare una finale playoff di C Silver ed una finale playoff di C Gold!».
Come si fa a passare dagli Amatori a vincere il Campionato Europeo Over 40?
«In realtà il segreto è quello di porsi degli obiettivi personali sempre sfidanti. Non sono mai stato una persona che si accontentava di quello che aveva e per questo ho sempre lavorato sodo per poter migliorare continuamente il mio stato di forma, nonostante l’età. Per questo devo ringraziare tutte le persone che hanno creduto in me e mi hanno dato la possibilità di far parte della loro squadra, quando ormai ero “sparito dai radar” come giocatore. Essere poi seguito da preparatori atletici come Sabino Calabretto e Nuccio Lotesoriere ha fatto tutta la differenza del mondo!».
Questo importante risultato sportivo che posto avrà nel tuo palmares?
«Non è facile spiegare a parole cosa vuol dire rappresentare l’Italia in una competizione internazionale: ti trasmette una carica ed un’emozione unica! Perciò questa medaglia d’oro è sicuramente il riconoscimento più grande mai ottenuto in carriera».
A Malaga avete dimostrato di essere un bel gruppo, cito le parole del vostro coach Ritacca: “Tutta la squadra ha dato il suo apporto sia in campo sia fuori. Si è creato un bel gruppo che ha messo grinta, carattere e qualità tecniche al servizio della maglia azzurra”, vittoria dopo vittoria siete arrivati in finale…
«La vera forza della nostra Nazionale a Malaga è stata quella di sentirsi subito una famiglia, oltre ad essere una squadra vera. Ognuno è stato determinante nel suo ruolo, senza che importasse la carriera passata o presente. Eravamo tutti convinti di essere un team “speciale” e meritare una medaglia, ma conquistare l’oro è stato davvero incredibile!».
Al ritorno, quali emozioni?
«È stato bellissimo avvertire tutto l’affetto della gente, che davvero non mi aspettavo così caloroso. La cosa più bella però è stata quella di riabbracciare la mia famiglia. Questa vittoria la dedico soprattutto alle mie tre donne Mina, Sofia ed Elena, che hanno avuto la pazienza di aspettarmi tutti questi giorni, non facendo mai mancare il tifo e l’amore che solo loro mi sanno dare. Un’ultimissima dedica ai miei genitori, che, dopo anni passati a seguirmi su tutti i campi da basket d’Italia, meritavano una gioia come questa».
Da tutta la famiglia AP Monopoli non resta che rinnovare i complimenti al nostro Andrea e di augurargli di non perdere l’entusiasmo e la grinta che lo contraddistingue!