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Monopoli, l’abbraccio ai 21 alberi da abbattere per la nascita di un parco urbano nella Pineta di Via Grandi/Via Ariosto”

Al fianco del Comitato spontaneo costituito dai residenti del quartiere, anche i consiglieri comunali di opposizione che hanno chiesto la convocazione urgente di un Consiglio comunale monotematico per discutere del progetto approvato sulla pineta di Via Grandi e delle necessarie modifiche

Non intendono arrendersi al fatto che 21 esemplari di pino saranno abbattuti per lasciare spazio alla realizzazione di un parco urbano, i residenti che hanno dato vita al Comitato spontaneo “Salviamo la Pineta Via Grandi/Via Ariosto” e che continuano a chiedere al Sindaco Angelo Annese l’interruzione di qualsiasi lavoro all’interno della pineta e la convocazione di un tavolo per definire in modo definitivo e concordato le opportune varianti al progetto di riqualificazione dell’area.

Lo hanno ribadito anche, ieri mattina, in occasione della manifestazione “Abbracciamo la Pineta” attraverso cui ci si è introdotti all’interno del cantiere dove, la Lapietra Giardini (azienda monopolitana a cui è affidata la cura del verde in città) sta effettuando a regola d’arte interventi di potatura di mantenimento dei pini con rimozione dei nidi di processionaria – come constatato anche dai Carabinieri della Stazione Forestale di Monopoli in occasione del sopralluogo effettuato in settimana per censire gli alberi ed individuare quelli da eradicare – per abbracciare simbolicamente i pini presenti e, in particolare quelli destinati all’abbattimento, prima di recarsi davanti al Municipio per chiedere ancora una volta l’ascolto dei residenti e l’interruzione temporanea dei lavori.

foto di Manisporche

Alla manifestazione hanno aderito anche diversi membri provenienti dall’associazionismo locale e semplici cittadini, nonché i consiglieri comunali di opposizione che hanno protocollato al Presidente del Consiglio Luigi Colucci e al Sindaco Angelo Annese una richiesta di convocazione urgente di un Consiglio comunale monotematico per discutere del progetto approvato sulla pineta di Via Grandi e delle necessarie modifiche, convinti della necessità di aprire una discussione sul progetto in esecuzione e sulle criticità palesate dai residenti della zona.

Nei giorni scorsi, il dissenso sull’opera da realizzarsi è stato manifestato attraverso l’apposizione di striscioni e cartelli lungo la recinzione del cantiere. Dall’altro canto, invece, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Palmisano, è intervenuto sul dibattito, facendo presente che in seguito alla riunione del 2 marzo scorso presso gli uffici dell’Area Organizzativa Urbanistica e Lavori Pubblici, erano stati individuati una serie di accorgimenti condivisi. In particolare, riguardavano la destinazione a servizi per associazioni (no food) del chiosco previsto nella nuova piazza, la previsione di un chiosco dei bagni pubblici con accesso dall’esterno con un angolo allattamento e un angolo con fasciatoio, la previsione di ulteriori giochi per bambini accessibili nella piazza con riduzione delle superfici pavimentate, l’utilizzo di materiali drenanti e la riduzione dell’area di sgambettamento cani a favore dell’area di fruibilità della pineta.

«Dall’incontro di inizio mese era emersa la disponibilità dell’Amministrazione Comunale ad accogliere una serie di osservazioni di entrambi i comitati, quello che ha posto dei dubbi sull’intervento e quello favorevole alla riqualificazione seppur con alcune modifiche. Mi spiace che il primo non riconosca il secondo, composto comunque da altri residenti della zona che hanno la stessa dignità dei primi», afferma l’Assessore Giovanni Palmisano. Che precisa: «L’obiettivo finale deve essere quello di riqualificare una zona in un’ottica di miglioramento generale, salvaguardando il verde presente. Visto che circa il 90% dei pini presenti sarà salvato e gli altri saranno sostituiti da nuove piantumazioni, è da ritenersi falso l’assunto secondo il quale si sta cementificando e distruggendo l’unica area a verde presente in zona, facendo passare un messaggio sbagliato e ingannevole. Anzi, il progetto mira a rendere più accogliente un’area oggi abbandonata per farla diventare un parco urbano. Con un costo per lavori per il parco di 409.571,35 euro e non 700 mila come spesso ho letto e sentito dire nelle ultime settimane».