Si rinnovano al Polo Liceale “Galileo Galilei – Marie Curie” di Monopoli gli Incontri di Cultura Classica organizzati nell’ambito del progetto del Certamen Latinum Monopolitanum, che, giunto alla sua tredicesima edizione, mira ogni anno a rinverdire il dialogo con la cultura classica e il mondo latino in particolare.
Il primo appuntamento si è tenuto lo scorso 11 febbraio nell’Auditorium del Polo liceale monopolitano con il prof. Mario Lentano, Docente di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università degli Studi di Siena e membro del Centro Antropologia e Mondo Antico. Filosofi in paradiso. Il dialogo a distanza tra Cicerone e Lucrezio il titolo del suo intervento, che ha proposto lo scambio intellettuale di altissimo livello che i due autori latini del I sec. a.C. intrecciarono attraverso le loro opere sulle rispettive concezioni dell’aldilà. Intellettuali di un tempo di transizione come la fase terminale della Repubblica romana, Cicerone e Lucrezio rivivono nelle parole di Lentano come filosofi di una crisi sociale e politica antica che si misura con il tentativo dell’uomo di ogni tempo, anche del nostro, di dare delle risposte credibili alle domande di senso che riguardano l’esistenza.
Il 18 febbraio è stata poi la volta della Prof.ssa Graziana Brescia, Docente di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università degli Studi di Bari, la quale con grandi competenza e professionalità ha dialogato non solo con gli allievi del nostro Polo liceale, ma anche con una platea più aperta e variegata su Lo sguardo lungo dei maiores: a partire da un’orazione ciceroniana (Pro Caelio 33-4) e attraverso fonti letterarie e antropologiche ha messo in rilievo temi e motivi di carattere sociale, culturale e religioso che, pur tipici della Roma antica, si prestano ancora una volta ad una riflessione culturale più ampiamente condivisibile, risultando attuali pur nel doveroso riconoscimento della distanza storica che separa la nostra esperienza da quella dei nostri progenitori. Proprio in questo sta la grandezza dell’eredità che il patrimonio letterario classico ci ha lasciato, nella sua stimolante capacità di entrare in contatto con le dinamiche e i problemi.