FOTO – “Rilievi urbani”, un progetto Erasmus+ del “Luigi Russo” all’insegna del Rinascimento

Se fino a dieci anni fa la cosiddetta «Generazione Erasmus» era solo quella che durante il periodo universitario si recava all’estero per vivere una parentesi del proprio periodo formativo in un ateneo straniero, oggi la platea si è allargata anche agli studenti della scuola superiore, dando vita a scambi culturali che mettono una di fronte all’altra realtà educative di paesi diversi. In tal modo la nuova generazione Erasmus è diventata quella dei diciassettenni pronti a dialogare coi propri compagni stranieri in un’ottica di scambio di buone pratiche che è alla base di ogni principio educativo moderno.

È in quest’ottica che il “Luigi Russo” di Monopoli ha avuto l’onore di rappresentare l’Italia nel progetto Erasmus + “Rilievi Urbani”, in cui è presente anche La Escuela “Casa de Las Torres” di Ubeda, in Spagna.

Il progetto è stato vissuto in due momenti: dal 9 Febbraio al 17 febbraio 2018, si è tenuta la prima mobilità internazionale e dieci alunni di tre diverse classi dell’IISS “Luigi Russo”, si sono recati a Ubeda, accompagnati dal Dirigente Scolastico prof. ing. Raffaele Buonsante e dai professori Donatello Grassi, e Vincenzo d’Amelj Melodia, coordinatori del progetto, presso La Escuela de Arte “Casa de las Torres”. Nel soggiorno andaluso gli studenti sono stati impegnati in una serie di attività di interscambio culturale finalizzate all’acquisizione di conoscenze e competenze, nonché di buone pratiche relative ai rilievi urbani della città rinascimentale di Ubeda. In Spagna i ragazzi hanno potuto lavorare “sul campo”, mettendo in evidenza tutte le possibili connessioni fra la temperie culturale del cosiddetto “Siglo de oro” e il nostro Rinascimento, confrontando quasi in maniera speculare le varianti dello stile rinascimentale italiano, lodevolmente interpretato in terra andalusa dall’architetto Vandelvira, con le originali decodificazione spagnole, che hanno contribuito a lasciare un importante testamento di ammirazione  e devozione verso  il genio dei  maestri italiani del Cinquecento.

La seconda fase del progetto si è svolta a Monopoli dal 16 al 22 aprile. Gli alunni delle classi quarte e quinte del Liceo artistico “Luigi Russo” e dieci studenti provenienti da Ubeda, per nove giorni, hanno lavorato insieme per conoscere e valorizzare itinerari, piccoli manufatti e fregi della temperie culturale rinascimentale della città. Hanno realizzato rilievi di elementi decorativi rinascimentali della città, hanno elaborato disegni e opere tridimensionali, ma  anche, per alcuni di essi, si è proceduto alla progettazione e realizzazione di oggetti di arredamento con funzioni d’uso particolari.

Il progetto, fortemente voluto dal Preside prof. ing. Raffaele Buonsante, risponde pienamente a quella idea di Europa che permette a dei ragazzi di lavorare insieme sulla riqualificazione concettuale del rinascimento italo-spagnolo, amplificando l’innata vocazione all’integrazione e alla contaminazione, in risposta ai muri, ai desideri di frontiere e ai venti di isolamento e divisione che in questi ultimi anni spirano. Rilievi sul campo, un contest di progettazione, lezioni in inglese di storia dell’arte e storia dei materiali, disegno dal vero, visita guidata ad alcuni luoghi simbolici della cultura pugliese e un incontro istituzionale con l’Amministrazione Comunale della città, sono questi i momenti più significativi dei nove giorni di scambio culturale che ha visto dieci ragazzi e tre professori spagnoli lavorare ed integrarsi con docenti e alunni dell’IISS “Luigi Russo” di Monopoli. I giovani Erasmus studiano, vivono, osservano, si mettono in gioco, usufruiscono di servizi e hanno possibilità di sperimentare pratiche innovative di convivenza sociale: acquisiscono competenze e abitudini che vanno messe in circolo, vanno rielaborate, possono diventare le basi su cui costruire strategie e pianificazioni illuminate.

L’obiettivo è rendere condivisa un’esperienza individuale: con questo spirito quindi ci si avvicina all’Europa andando oltre il valore simbolico della mera e passiva integrazione studentesca. Si gettano le basi, invece, per creare reti professionali, per generare incontri in grado di produrre innovazione e creatività, stimolare l’attitudine alla ricerca e al pensiero verticale.

La scuola lavora proprio per alimentare queste connessioni, unendo tra loro docenti, dirigenti ed alunni, per valorizzare questo enorme potenziale culturale. Questo è lo spirito di questo progetto Erasmus, questa l’idea di un rinascimento che sa tradursi anche in una rinascita umana e culturale. L.T.

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