Si è tenuta lo scorso venerdì 6 aprile, presso l’auditorium della scuola “V. Sofo”, la rappresentazione teatrale dal titolo “Lo strano caso di Nonnina Packett”, messa in scena dalla Compagnia teatrale di “Recitare, che passione!”, composta da alunni e insegnanti del I Istituto Comprensivo di Monopoli.
Il riuscitissimo esperimento, che ha visto cimentarsi gli alunni nel duplice e inedito ruolo di
autori-attori, ha portato alla luce un’originale e modernissima rivisitazione poliziesca della tradizionale favola di Cappuccetto Rosso.
E così l’amabilissima e timorosa Cappuccetto mostra il suo carattere più determinato e ribelle; la fragile e indifesa nonnina diventa regina dei dolci e del ballo e il lupo riesce finalmente a riscattarsi dalla fama di cattivissimo delle favole perché stavolta il colpevole non è lui, ma è il dolcissimo e insospettabile coniglietto l’artefice delle malefatte: un invito a cercare la verità oltre le apparenze.
L’evento rappresenta la fase conclusiva del progetto di ampliamento dell’offerta formativa “Recitare, che passione!”, attivato per il quarto anno consecutivo, anche grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale di Monopoli e che vede ‘il teatro come strumento di crescita per l’intera comunità’, come sottolineato dall’Assessore Rosanna Perricci, presente alla manifestazione.
L’obiettivo è l’inclusione e il potenziamento dei canali espressivi di comunicazione. Il laboratorio ha coinvolto diverse classi dell’Istituto Comprensivo. ‘È un progetto di continuità verticale tra le scuole che fanno parte del nostro Istituto Comprensivo’, come spiegato dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Liliana Camarda, ‘che pone una particolare attenzione agli alunni diversamente abili o con problematiche di comunicazione, i quali affiancati dai compagni più spigliati che li hanno condotti in questo percorso, attraverso l’uso dei diversi linguaggi anche non verbali, hanno potuto esprimere al meglio sé stessi in una vera e piena inclusione che non è sono apprendere insieme e crescere insieme, ma apprezzare le diversità’. ‘In questo percorso’, continua il dirigente ‘vogliamo far sentire alle famiglie degli alunni che hanno qualche difficoltà che la scuola è presente, che la società è presente e che il vero problema non sono soltanto le barriere architettoniche esterne ma quelle del pregiudizio, delle chiusure mentali; attraverso quest’attenzione alla disabilità noi vogliamo puntare ad abbatterle, coinvolgendo tutti quanti e sollecitando l’attenzione alla persona’.
Il Progetto, curato dalla Referente prof.ssa Eleonora Celone, in collaborazione con il Direttore Artistico Antonio Minelli e l’assistente di scena Alessia Carrieri dell’Associazione Formediterre, ha visto partecipi gli alunni dai cinque ai tredici anni assieme ad alcuni insegnanti, a dimostrazione che il teatro non è solo arte, ma anche cura e potenzialità espressiva.