Vai al contenuto

Anche a Bari, i musulmani in chiesa per la messa

La CIDI: “Diamo un segno concreto di rispetto e comunione”

“Saremo domani (domenica 31 luglio) a messa in Cattedrale, a Bari, per dare un segno concreto di solidarietà. Stiamo soffrendo anche noi per tutto quello che accade ogni giorno. Vogliamo dare un segnale forte per allontanare chi ci vuole dividere seminando terrore”. Così la CIDI, Comunità Islamica d’Italia ha deciso di condividere e sostenere la presa di posizione espressa nel comunicato dell’Ihei, l’organo che partecipa attivamente alle concertazioni con il ministero dell’Interno della Repubblica Francese per dare seguito anche in Italia ad una testimonianza di fratellanza spirituale.

Insieme a tante città italiane (Roma, Milano, Novara, Genova, Brescia, Piacenza, Palermo e Agrigento) anche a Bari, domani (31 luglio p.v.), in Cattedrale, prima della Santa Messa delle 10,30 celebrata dal parroco don Franco Lanzolla, i musulmani pugliesi porteranno il saluto in chiesa al vescovo monsignor Francesco Cacucci.

Inoltre, qualche minuto prima dell’inizio della celebrazione liturgica, il presidente della CIDI Sharif Lorenzini guiderà un breve momento di preghiera all’interno della Cattedrale. La preghiera sarà recitata in arabo e tradotta simultaneamente da un fratello della Comunità Islamica pugliese.

“Accogliamo con amore e rispetto l’appello del Centro per il culto musulmano francese – dichiara Sharif Lorenzini – perché questo è il momento per dimostrare con i fatti che è necessario andare oltre. E per farlo è fondamentale ripartire dalla spiritualità in Dio, quel Dio deve unirci e darci la forza, attraverso la preghiera, di rinunciare al male, all’odio, al sangue e alla violenza. Da stamattina stiamo chiamando a raccolta i nostri fratelli e le nostre sorelle affinché partecipino numerosi a questo momento comune di preghiera. In particolare, stiamo sollecitando i nostri figli e i giovani della Comunità ad essere presenti. Perché in loro riponiamo fiducia e speranza in un mondo nuovo, migliore e libero da pregiudizi. Sarà un gesto di alto valore simbolico nel quale dimostreremo con i fatti i valori del rispetto (soprattutto religioso), della tolleranza e della necessità di abbattere tutti i muri per una civile e pacifica convivenza. Siamo musulmani ma ci sentiamo fratelli di ciascun uomo e donna che vive nella nostra città”.

“L’unico Dio che ci ha chiamati ad essere a Sua immagine e somiglianza nella misericordia ci invita a riconoscere in ogni uomo la bellezza e la bontà del divino misericordioso –dichiara don Franco Lanzolla – nella fede dell’unico Dio ci riconosciamo figli dell’unico creatore e fratelli per costruire una civiltà fondata sulla giustizia, la pace e la fraternità. Noi cristiani, con tutta l’esperienza biblica e coranica condividiamo il desiderio di Dio di costruire l’umanità nella fraternità e nella pace”.