Barletta ammette: “siamo anche noi responsabili” di non aver denunciato le presunte irregolarità ravvedute
Sette consiglieri comunali di connotazione politica differente, della stessa lunghezza d’onda su un unico argomento: il fallimentare servizio di gestione dei rifiuti.
La recente vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Consigliere Comunale Sergio Marasciulo – il quale ha scelto di rimettere la delega all’ecologia nelle mani del Sindaco Emilio Romani – ha indotto il gruppo consiliare PD (Michele Suma, Paolo Comes e Marilù Napoletano) capeggiato dal segretario cittadino Mimmo Diroma, il Consigliere Comunale Angelo Papio (espressione di Manisporche) ed i Consiglieri Comunali indipendenti Pietro Barletta e Angela Pennetti, nonchè il Consigliere delegato alla Sanità Francesco Sorino (guida di “Cittadini in movimento”, movimento federato con la lista “Patto con la Città”), a convocare una “curiosa” conferenza stampa, che si è tenuta martedì scorso a Caffè Napoli.
I sette sono infatti i sottoscrittori di una richiesta di convocazione urgente di un Consiglio Comunale monotematico sull’annosa questione dei rifiuti, durante la quale apprendere dalla bocca del Primo Cittadino quanto recentemente accaduto: “da Consiglieri Comunali non è possibile apprendere la vicenda dagli organi di stampa – hanno asserito, sottolineando – era doveroso che fossero gli uffici comunali a darcene comunicazione”.
Dai vari interventi, quello che è emerso è che tutti all’unisono vogliono la “testa” del Sindaco: “è giunta l’ora che sia lui che Marasciulo (anche in qualità di consigliere comunale) si dimettano” hanno esclamato, precisando però che, per quest’ultimo, sino all’ultimo grado di giudizio vale la presunzione d’innocenza; per tutti i sette consiglieri, entrambi hanno delle responsabilità, ma ad averne in modo particolare è il capo dell’Amministrazione Comunale: “come riportato in un mio comunicato – ha spiegato Suma, tirando in ballo anche il ViceSindaco Giuseppe Campanelli etichettato come un Assessore alla “siderurgica” più che al turismo per non aver partecipato alla Bit di Milano (per le ragioni riportate in una nostra intervista esclusiva) – in questa vicenda, c’è un distrattore che distoglie l’attenzione dal vero distruttore (Emilio Romani, ndr)”, che ora attribuisce colpe al PD per non aver accettato le sue “polpette avvelenate”, così definite – sin dal principio – dalla Consigliera Napoletano, che in quest’occasione ha ricordato i vani tentativi di tre anni fa di far convocare una seduta consiliare per discorrere proprio del tema rifiuti per fare il punto della situazione.
Una responsabilità, tuttavia: “ce l’abbiamo tutti” ha confermato il Consigliere Barletta – stuzzicato dalla nostra redazione – che aveva tessuto le lodi della persona che avrebbe avuto il coraggio di denunciare presunte irregolarità: “noi tutti dobbiamo imparare a denunciare – ha infatti affermato, tuonando – e io lo farò”, ha infine aggiunto, presagendo che la stessa sorte potrebbe toccare per quanto concerne le altre deleghe consiliari.
Quello che però fa specie è stato vedere anche il Consigliere Sorino sul piede di guerra: una legittima posizione da ex candidato Sindaco – antagonista di Romani – alla scorsa tornata elettorale, ma che, politicamente – per via delle inevitabili opinioni discordanti per la differenza di vedute – “cozza” con la decisione di aver accettato di farsi carico della delega alla sanità e di aver dato vita ad una Federazione Civica assieme a Giuseppe Campanelli.