Giovedì, ore 23:26
Una contrada si fa Betlemme
C’è grande attesa per l’edizione ’15-‘16 del presepe vivente in “Cozzana” che, a solo nove anni dal suo esordio, si accredita ormai come uno dei più importanti appuntamenti tradizionali del Natale in Puglia. Un evento nell’evento grazie al suo straordinario scenario naturalistico e paesaggistico. Infatti, il presepe si tiene presso una delle più affascinanti contrade dell’agro di Monopoli. Patrocinato dal Comune di Monopoli e dalla Regione Puglia, promosso dalla parrocchia “Santa Maria del Rosario”, la rappresentazione registra la presenza ogni anno di una media di oltre 18.000 visitatori
Quello che ti aspetta è un tuffo nella storia e nel tempo che fu. L’edizione di quest’anno è stata intitolata “Una contrada si fa Betlemme” e presenta diversa novità tutte da scoprire. Nel corso dell’esperienza di visita ti verrà proposto una sorta di viaggio per scoprire un evento senza tempo, nato dall’idea di Don Pasquale Vasta. Ricordiamo che la prima edizione risale al 2007/2008 e che il progetto nacque con l’intento di recuperare fondi da destinare alla costruzione della nuova chiesa di contrada di cui si sentiva un forte bisogno. Ma c’era di più. Ieri come oggi la bellezza del progetto è lavorare come comunità alla ricostruzione significativa e valoriale delle radici locali, quelle contadine.
Grazie a questa idea anche di carattere culturale e turistica, che coinvolge tanti volontari, oggi si continua a far conoscere fedelmente una dimensione di costume legata a tempi passati, senza false rappresentazioni, consentendo alla tradizione locale di rivivere e conservarsi, anno dopo anno. Un luogo magico, in grado di emozionare grandi e piccini dove sarete accolti dal calore di tanti figuranti che sono “attori” di un grande messaggio di fratellanza.
Come tengono a sottolineare il parroco, don Pasquale Vasta e il comitato organizzatore “ l’evento religioso si salda alla rievocazione di antichi mestieri perduti e diventa appuntamento esclusivo di un periodo molto atteso. Più che presepe vivente è un presepe vissuto con amore da chi lo realizza, espressione di condivisione di valori umani e cristiani”. Frutto di passione e scrupolosa ricerca di tanti volontari della Parrocchia, dal punto di vista culturale, il presepe vivente “Madonna del Rosario” è memoria di un evento, recupero di tradizioni, condivisione gioiosa, radice che apre al futuro.
Intanto sono state ufficializzate le date delle visite per questo periodo natalizio. Si comincia il giorno di Santo Stefano, 26 dicembre e si proseguirà anche il giorno successivo, 27 dicembre. Il presepe verrà poi riaperto per i giorni 1, 2 e 3 gennaio prossimo. Ultimo giorno possibile per la visita è quello dell’Epifania (6 gennaio). Gli orari di visita sono dalla 17.00 alle 21.00. Nel corso della visita si potranno degustare alcune tipicità, mentre alla fine del percorso, a cura della Parrocchia, è allestita una sagra dedicata ai panzerotti e alle pettole. Tra i servizi garantiti un parcheggio custodito e bus navetta fino all’ ingresso presepe.
LA LOCATION
Quasi protetto dalla nuova Chiesa si ambienta un presepe che anima una delle più belle contrade: quella della Cozzana. Una delle oltre cento della campagna monopolitana. Un agro conosciuto sia per il suo clima ameno e la salubrità della collina, per le sue masserie e ulivi secolari, ma anche per i suoi ciliegeti e le piccole vigne che guardano a Conversano. Una contrada con una significativa presenza di ville storiche della nobiltà locale, con straordinarie architetture in stile neoclassico o palladiano. Una contrada di riferimento per la villeggiatura: quel costume e piacere che i monopolitani vivevano dopo la festività del 15 agosto (la rievocazione della venuta della Madonna della Madia) e che si concludeva dopo il 4 ottobre, quando le scuole riaprivano.
In questa naturale bellezza il presepe vuole essere anche uno strumento di promozione del territorio in chiave turistica e paesaggistica. La connessione tra la storia del presepe e la storia di Monopoli viene evidenziata nel legame antico esistente tra la devozione locale e la spiritualità del Natale. Cultura popolare, valori educativi, folclore e devozione si relazionano ai grandi temi natalizi.
Nella persistenza dell’antico e nella dinamicità del moderno questo presepe porta il simbolo del dialogo antropologico tra le generazioni: un discorso comprensibile e di grande valore pedagogico che consente la trasmissione del sentimento religioso di una storia che svela la presenza di Dio anche nell’umile vivere della quotidianità di un agro.
LA NOSTRA STORIA
Un tuffo nella storia e nel tempo che fu. Ti proponiamo un viaggio per scoprire un evento senza tempo. Con noi assisterai ad uno degli appuntamenti più caratteristici e attesi del periodo natalizio in Puglia. La prima edizione risale al 2008 e il progetto nacque con l’intento di recuperare fondi da destinare alla costruzione della nuova chiesa di contrada di cui si sentiva un forte bisogno. Ma c’era di più: lavorare come comunità alla ricostruzione significativa e valoriale delle radici locali, quelle contadine. Grazie a questa idea di carattere culturale e turistica, che coinvolge tanti volontari, oggi si continua a far conoscere fedelmente una dimensione di costume legata a tempi passati, senza false rappresentazioni, consentendo alla tradizione locale di rivivere e conservarsi, anno dopo anno. Un luogo magico, in grado di emozionare grandi e piccini dove sarete accolti dal calore di tanti figuranti che sono “attori” di un grande messaggio di fratellanza.
I NOSTRI VALORI
Il presepe vivente della “Madonna del Rosario” rende attuale la buona novella, la ambienta in un contesto paesaggistico e naturalistico autoctono in cui sentirsi parte di una comunità e che punta a valorizzare e promuovere le sue specificità. Sin dalla partenza del progetto si è avvertita forte l’esigenza di raccontarti una storia meravigliosa attraverso la quale si intende rappresentare l’amore, i valori della condivisione e la valorizzazione degli affetti famigliari. Un percorso esperienziale per chi è credente, ma anche per chi non lo è.
LA VISIONE
In una accezione laica il nostro progetto vuole essere una “museo” della memoria. Recuperare quella memoria demo-antropologica attraverso una sorta di museo all’aperto delle civiltà contadina e marinara, una cultura un po’ cambiata ma ancora viva. Lo scopo di fondo è puntare all’istituzionalizzazione permanente di un museo etnografico che sia anche laboratorio per imparare antichi mestieri e tecniche di artigianato locale.
I NUMERI DEL PRESEPE
In 8 anni di rappresentazioni, sono stati migliaia gli spettatori del Presepe Vivente, con punte annuali talvolta superiori ai 15 mila visitatori. Ben 250 figuranti che animano questo villaggio della tradizione di circa 1200 metri di percorso durante in cui sono visitabili numerosissimi ambienti. Un luogo magico in grado di emozionare grandi e piccini dove sarete accolti dal calore dell’ospitalità autentica della nostra terra e dal gusto di eccellenze tradizionali.
Alcuni dettagli per l’edizione 2015/2016:
– 250 figuranti
– 1200 mt circa di percorso
– 60 min di visita
– una media di 15.000 visitatori all’anno
– circa 50 animali (fra agnellini, caprette, pecore, galline, papere, cavalli, asini, ecc)
– 5 traini e sciarabbà
– centinaia di articoli e attrezzi agricoli antichi
– oltre 500 mt di canneto per percorsi e corridoi interni
– oltre 1000 mt2 di juta – 25 capasoni
– oltre 350 mt2 di stoffa per vestiti e arredi
– circa 12 Q.li di uva per vinificare
– 500 fascine di grano da trebbiare
– 30 q.li di olive per molitura
– oltre 100 kg di pomodori appese, verdure e ortaggi
– durante le serate: – circa 100 kg a serata di bruschette
– circa 20 kg a serata di peperonata
– circa 50 lt a serata di latte per formaggio ricotta e primo sale
– circa 15 kg a sera di polpette di pane
– circa 50 lt a serata di vino, oltre a ceci fritti, frittelline