Mercoledì, ore 13:40
L’iniziativa dell’APAD all’Auditorium “Bianco-Manghisi”
Dieci giorni al via del nuovo cartellone del teatro Bianco-Manghisi di Monopoli. E saranno proprio due artisti monopolitani, Crescenza Guarnieri e Paolo Panaro, ad aprire e chiudere, il 27 novembre e il 25 marzo, la prima stagione del nuovo teatro, annesso alla Casa di riposo “Romanelli” e di recente ristrutturato dall’Apad.
Ma andiamo con ordine. Sotto la direzione artistica dell’attore brindisino Luigi D’Elia, noto anche per essere l’animatore delle stagioni artistiche estive dell’oasi di Torre Guaceto con la Cooperativa Thalassia, ha preso forma una rassegna che davvero racchiude il meglio della scena pugliese, con qualche incursione fuori regione. La serata scelta per gli spettacoli è il venerdì, con l’unica eccezione di sabato 27 febbraio.
Si inizia dunque venerdì 27 novembre con il monologo di Nella Guarnieri, Tutti i miei cari, per la regia di Francesco Zecca. E’ la storia di Anne Sexton, donna bella e anticonformista, innamorata della vita e della poesia (https://www.facebook.com/events/1033636816681692/ ).
Il 4 dicembre sarà lo stesso Luigi D’Elia ad interpretare Non abbiate paura, lettura scenica di Francesco Niccolini sulle vicende del ’91, lo sbarco degli albanesi in Puglia e l’inizio delle migrazioni di massa. L’11 dicembre arriva a Monopoli un altro “ragazzo d’oro” del teatro pugliese, il foggiano Enrico Messina, fresco dei successi newyorchesi del suo Orlando furioso. Narrerà La storia di Taborre e Maddalena (del raccontar mangiando), con Mirko Lodedo musicista in scena. Il 18 dicembre serata in qualche modo dedicata ai Beatles e ad un gemellaggio fantastico fra Liverpool e il Petrolchimico di Brindisi: lo spettacolo è Revolution di e con Sara Bevilacqua.
L’immortale mito di Amore e Psiche rivive venerdì 8 gennaio con il monologo di Daria Paoletta, allieva di Carlo Formigoni. Questo spettacolo, che debuttò in Maggio all’infanzia del 2014, ha poi mietuto successi in tutta Europa. Una lombarda e un siciliano per parlare del Sud sconquassato dall’Unità d’Italia il 15 gennaio con Senza voce (storia di Ciccilla, briganta sì e santa no). Gli attori sono Silvia Lodi e Leone Marco Bartolo.
Una pausa di un mese, anche per non sovrapporsi ai venerdì cinematografici del Sudestival 2016, e si riprende sabato 27 febbraio con uno degli appuntamenti più attesi Dieci, lo spettacolo di Elena Dragonetti, tratto da un romanzo di Andrej Longo. Dieci monologhi per il tentativo vano ed entusiasmante di raccontare Napoli.
Così come complesso e commovente è il tentativo di descrivere la vita di Gramsci Antonio detto Nino, titolo dello spettacolo di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno, interpretato dallo stesso Saccomanno il 18 marzo.
Chiusura in bellezza il 25 marzo con Paolo Panaro che regala al pubblico monopolitano uno dei suoi spettacoli più divertenti e appassionati, Il pranzo di Babette, prodotto dal Centro Diaghilev e da lui diretto e interpretato.
Il ricavato di tutta la stagione andrà in beneficenza per sostenere i progetti dell’Apad (www.apadonlus.it) in Italia e nel mondo. Il costo dell’abbonamento (posti numerati) è di 75 €, quello dei singoli spettacoli (in tutto sono nove) è di 10 €. Prevendita presso la libreria Children in Largo Plebiscito, apertura porte alle 20.30, sipario alle 21.00.
Ufficio stampa