Nel corso di questi ultimi anni, si assiste ad un disinnamoramento dei cittadini italiani alla politica ed in particolar modo ad un malumore generale quando si parla di imposte e tasse.
Questo perché, secondo l’avvocato Nino Galluzzi – il quale ha ritenuto opportuno fare delle considerazioni sull’attualissimo argomento – le stesse sarebbero diventate vessatorie.
Pochi servizi a fronte di esose somme da pagare, per giunta di fretta e furia, fanno sorgere nel vicino Comune di Polignano a Mare alcuni leciti interrogativi..
La missiva dell’avv. Galuzzi
L’ex ministro dell’Economia del secondo governo Prodi [2006-2008] Tommaso Padoa-Schioppa [1940- 2010], grande economista ed europeista convinto, ebbe a dire durante il suo mandato che “ pagare le tasse è bellissimo”.
Per molti anni l’ho pensata anch’io allo stesso modo, essendo imposte e tasse preordinate a dare più servizi ai cittadini, risorse alla sanità, alla cultura, alle infrastrutture (penso alle ferrovie), alla scuola, alla ricerca. Oltre alle tasse fissate dallo Stato nazionale, negli ultimi anni hanno superato ogni limite le imposte degli Enti Locali, e chiaramente del Comune di Polignano, il quale risulta, tra i municipi vicini, il più esoso negli ultimi cinque anni, come documenta, con precisione, la ricerca condotta su questo arco di tempo, dal Dott. Antonio Calderaro, illustrata all’Università Popolare, e gentilmente inviatami [n.d.r.].
A fronte della maggiore imposizione, i servizi alla città sono di gran lunga peggiorati, soprattutto nel campo della raccolta dei rifiuti. Per non parlare della dispendiosa manutenzione annuale di Piazza A. Moro.
E così il 20 gennaio 2014 mi è stata recapitata con posta privata (Poste Italiane, no?), in tutta fretta, il conguaglio TARI da pagare entro fine mese [chi ha aggiudicato tale appalto e quando?, e perché mi devo recare a Monopoli per avere la missiva del Comune di Polignano?].
Ma, caro Sindaco, come è possibile richiedere ai suoi cittadini il pagamento di un’imposta nel termine di meno dieci giorni. No, non è possibile.
E’ semplicemente intollerabile.
Qualche assessore dovrebbe fare un serio esame di Scienza delle Finanze e di Economia!
Ho perso francamente il conto: TARI, TASI, ICI, IRPEF e le imposizioni continuano, senza che i cittadini capiscano a cosa fanno riferimento e a quali servizi corrisponda tale groviglio di sigle.
Ecco perché oggi le imposte e le tasse non mi piacciono più, per il semplice, quanto valido, motivo che le stesse sono diventate vessatorie, se ne faccia una ragione nell’altro mondo l’ottimo ex ministro Tommaso Padoa-Schioppa !
In uno Stato che si dice democratico, fondato su quel gioiello che è la Carta Costituzionale del 1948 [ per alcuni aspetti fondamentali non ancora attuata nei Principi Fondamentali e nella Parte I] tutti i cittadini devono pagare imposte e tasse che servono alla comunità nazionale per costruire scuole, ospedali degni di questo nome, scuole e Università eccellenti che non respingano i nostri cervelli, ma imposte e tasse devono corrispondere al concetto di equità (senza tangenti e senza la mala pianta della corruzione, vera piaga della nostra classe politica a tutti i livelli.
Intelligenti pauca!
Nino Galluzzi