Mercoledì, ore 10:45
Alle prime ore del mattino i Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, in collaborazione con il 6° Nucleo Elicotteristi di Bari ed il personale del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno, hanno dato esecuzione ad unordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 5 persone, indagate a vario titolo di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. I destinatari, tutti biscegliesi di età comprese tra i 40 ed i 20 anni, già noti alle forze dellordine, avevano creato un gruppo specializzato nella vendita di sostanze stupefacenti, quali hashish, marijuana e cocaina, fatti avvenuti prevalentemente nel centro storico del comune di Bisceglie circostanza che, attesa la conformazione urbanistica di quel centro, ha reso oltremodo ostico laccertamento dei fatti. Le indagini, condotte dal gennaio 2014 a tuttoggi con mezzi tecnici di intercettazione e videoripresa in ambienti aperti al pubblico, hanno consentito di determinare lo spessore criminale degli indagati che, a dispetto delletà, avevano posto in essere una serie di contromisure per evitare lazione di contrasto dei Carabinieri. Prima fra esse il ricorso al classico linguaggio in codice (frequenti i riferimenti allo stupefacente quale pietre, caffè e la bianca), oltre ad ununica utenza telefonica intestata ad un fittizio proprietario ed utilizzata quale unico mezzo per mantenere i contatti con un numero indeterminato di acquirenti ed assuntori. Per certi versi sconcertante è risultata inoltre la sordità ai dettami della legge e lincuranza delle attività di polizia poste in essere nei loro confronti, come dimostrato, a titolo esemplificativo, dal fatto che uno degli indagati prende appuntamenti finalizzati allo spaccio prima, durante e dopo che è in atto controllo antidroga nei suoi confronti. Nel medesimo contesto si è altresì evidenziata la spiccata inclinazione al guadagno ed alla condivisione dei proventi illeciti, circostanza emersa dal continuo riferimento ad una forma embrionale di società, nellambito della quale i singoli soci/indagati non ammettevano la vendita ad assuntori che fossero in debito per precedenti forniture di stupefacente sino al saldo di quanto illecitamente dovuto. Considerata nel suo complesso larticolata indagine, oltre agli odierni arrestati, ha consentito di effettuare ulteriori 3 arresti in flagranza di reato, segnalare nr. 20 persone allautorità prefettizia quali assuntori di stupefacenti e sottoporre a sequestro 30 gr. di hashish, 30 gr. di cocaina e 70 gr. di marijuana, nonché 21 bombe carta. Gli arrestati, di cui tre condotti presso il carcere di Trani e due presso le proprie abitazioni in regime degli arresti domiciliari, dovranno ora rispondere del reato previsto e punito dallart. 73 del D.P.R. nr. 309 del 1990.
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