Gentile Direttore,
ho letto, con molta attenzione ma anche con grande stupore, la lettera che il sig. Leo Gianfrate sull’ospedale di Putignano, indicandolo per meritocrazia come uno tra i migliori in Puglia. Capisco benissimo che la lettera è stata dettata dalla sua preoccupazione e da quella dei cittadini putignanesi che desiderano avere un nosocomio nel proprio territorio. Ma non riesco in nessun modo a dimenticare che, mentre a Monopoli presso l’Ospedale “S. Giacomo” operava un chirurgo e uno scienziato di chiara fama internazionale, Prof. Nicola LAGRAVINESE (1884-1971), al quale la Città di Monopoli doverosamente gli ha intitolato negli anni ’80 una strada, Putignano era famosa nella zona soltanto per il suo Sanatorio per la cura della tubercolosi e che, una volta debellata questa malattia, nessuno si ricordava più della sua esistenza. A parte naturalmente qualche buontempone della politica del passato che, inventando di sana pianta una storia del cosiddetto “baricentro”, indicò, non per meritocrazia, a dispetto di tutti, quella città come sede della ASL BA 5. Per fortuna il tempo ha fatto giustizia, come la farà per il Tribunale a Rutigliano e anche a proposito della sede vescovile a Conversano per un imbroglio di un altro buontempone della curia pontificia, tralasciando centri più popolosi e più importanti che hanno il diritto, per la presenza di un nobilissimo palazzo vescovile, per un’eccezionale, artistica e capiente basilica cattedrale, per un prestigioso Santuario dell’Icona della Madonna della Madia, miracolosamente approdata nel porto di Monopoli la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1117, cioè 900 anni fa, e soprattutto per logica di avere determinate presenze. Se non si ritorna a ragionare, a capire e a programmare nel designare determinati ruoli in base alla collocazione geografica e al numero della popolazione, si continuerà a sbagliare, a non avere più fiducia negli organi preposti e a creare mugugni e fibrillazioni nelle popolazioni interessate. Il Sig. Gianfrate forse non ricorda che nell’entroterra, oltre all’ospedale “Saverio de Bellis” di Castellana Grotte che dista appena 3 Km da Putignano e 7 da Conversano, ha un nosocomio di avanguardia nella vicina città di Acquaviva delle Fonti, convenzionata con la Regione Puglia, e un altro ospedale pre-murgiano tra Altamura e Gravina, che possono, senza alcun dubbio, curare benissimo i cittadini putignanesi e non. Mentre tutto il litorale tra Bari e Brindisi è completamente sguarnito. L’unico nosocomio con livelli di eccellenza dovrebbe essere l’ospedale “S. Giacomo” di Monopoli, che è stato fino all’altro ieri dolosamente depotenziato per una dissennata politica regionale della Sanità, e che finalmente, con la chiusura dell’ospedale di Fasano , è stato riportato al livello di eccellenza che gli compete, perché, oltre a curare 50.000 abitanti monopolitani e quelli dei paesi viciniori di Fasano, Polignano a Mare e frazioni, che realmente potrebbero raggiungere 200.000 cittadini, potrà anche egregiamente servire milioni e milioni di turisti che attraverso la strada E55 e la strada statale 16 raggiungono la Magna Grecia e la Grecia. Perciò sarebbe quanto mai giusto ed intelligente che, durante questo loro percorso, possano trovare nel sud-est barese un ospedale completo in caso di eventuali necessità per le loro cure. Questo vuole una politica sanitaria attenta, seria e lungimirante. È tempo di finirla con i campanilismi e con le furbizie fini a sé stesse, tenendo anche presente, senza voler penalizzare nessuno e senza inutili piagnistei, che il nuovo ospedale “Saverio de Bellis” di Castellana Grotte, grazie alla sua vicinanza, potrebbe servire benissimo i cittadini di Putignano e di Conversano.Monopoli (Bari) 29 Marzo 2017 Walter Laganà
(Due volte Sindaco della Città di Monopoli)