All’indomani dell’intronizzazione della sacra Icona in Largo Plebiscito, rievocato l’approdo a Cala Batteria
Dal 31 luglio al 17 agosto, un ricco programma di celebrazioni religiose e eventi civili ha animato il cuore della città, preparandola a vivere con intensa devozione e partecipazione la sua Festa Patronale in onore della Madonna della Madia.
La Festa della Madonna della Madia (organizzata dal Comitato Festa Patria guidato da Flavio Petrosillo) è un momento profondamente sentito per la comunità monopolitana, che da secoli rinnova il suo legame con la sua Protettrice, legata ad eventi miracolosi e alla storia della città. Il programma di quest’anno, come da tradizione, unisce la solennità delle funzioni religiose alla gioia dei festeggiamenti popolari, offrendo occasioni di incontro, riflessione e divertimento per residenti e visitatori.
I solenni festeggiamenti in onore della Protettrice di Monopoli sono entrati nel vivo il 13 agosto: dopo la solenne celebrazione eucaristica in Cattedrale dove la tovaglia liturgica è stata realizzata dal Liceo Artistico “Luigi Russo” sull’altare maggiore, si è rinnovata l’intronizzazione della Sacra Icona in Largo Plebiscito sotto le incantevoli luminarie artistiche della Faniuolo Illuminazione. Per l’occasione, il Sindaco Angelo Annese ha offerto un omaggio floreale alla Madonna della Madia e, nel suo discorso, ha rivolto un pensiero al compianto rettore della Cattedrale don Peppino Cito; in conclusione, Don Sandro Ramirez ha impartito la benedizione.
Il 14 agosto, il momento clou dei festeggiamenti: dopo l’ingresso del Gonfalone della Città di Monopoli (che si fregia della Medaglia d’Argento al Valor Civile concessa a seguito del naufragio dell’Heleanna), la veglia di preghiera a Cala Batteria è culminata con uno straordinario spettacolo pirotecnico e la suggestiva scenografia regalata dai nostri intrepidi sub che hanno illuminato di rosso cielo e mare per la rievocazione del prodigioso approdo che ha visto il Vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli Mons. Giuseppe Favale, con don Sandro Ramirez, emulare le gesta del Vescovo Romualdo davanti agli occhi di migliaia di fedeli e turisti, autorità religiose, civili e militari presenti.
Come da tradizione, prima che la Protettrice di Monopoli fosse portata in processione solenne lungo le principali strade cittadine per giungere in Cattedrale, il Primo Cittadino ha offerto un omaggio floreale e il Vescovo ha recitato la preghiera alla Madonna.
LA LEGGENDA DELLA MADONNA DELLA MADIA
La leggenda narra che la Madonna, sfuggita alla lotta iconoclasta, affidata al mare, dall’Oriente sia giunta all’antico Porto di Monopoli nella notte del 16 dicembre 1117, annunciandosi invano al Vescovo Romualdo attraverso i sogni del sacrestano Mercurio, solito ad alzare un po’ il gomito. La zattera, dalla forma di un tavoliere spagnolo chiamato “almadìa”, servì a dare il nome di Madonna della Madia, ma non solo: le 33 travi di pino d’aleppo che la componevano (ancor’oggi custodite in Cattedrale nell’omonima Cappella) servirono per completare il tetto dell’allora costruenda cattedrale romanica. La Madonna della Madia, dipinta su tavola, è un’icona bizantina definita “Odegitria”: la Madonna dagli occhi grandi e misericordiosi, che sembrano guardare lo spettatore ovunque egli si trovi a contemplarla, indica la via della Salvezza ovvero il Bambino (Gesù Cristo) seduto quasi come su di un trono sul suo braccio sinistro, vestito con abiti regali essendo il Re dei Giudei e raffigurato con sembianze adulte perché consapevole della missione affidatagli: salvare l’umanità.
Il quadro originale è intronizzato sul Cappellone sopraelevato (una rara particolarità) della Basilica Cattedrale a Lei dedicata, costruita in stile barocco tra il 1742 ed il 1772 dai maestri muratori Michele Colangiuli di Acquaviva e Pietro Magarelli di Molfetta; l’unica Cappella interamente realizzata con veri marmi policromi.