Mattinata densa di emozioni, questa mattina, presso il Convento-Parrocchia “SS Trinità” in San Francesco da Paola di Monopoli.
In occasione della solennità dell’Epifania si è rievocata la venuta dei Re Magi: Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, così si chiamavano. Si racconta che, al tempo del re Erode, essi provenissero dall’Oriente e fossero diretti a Betlemme per visitare Gesù Bambino, il Re dei Giudei.
Ad indicargli il cammino verso la Capanna della Sacra Famiglia fu una stella cometa ed è così che, anche quest’anno, sono giunti nella chiesa conventuale per visitare il piccolo Gesù: uno alla volta, si sono inginocchiati al suo cospetto per rendergli dei doni.
Come narrato nel Vangelo di Matteo, II, 1-14: “al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada, fecero ritorno al loro paese”.
Alla loro visita fu legata anche la fuga d’Egitto che a Monopoli è raffigurata in un bassorilievo presente sulla facciata della Cappella di San Giuseppe. In contemporanea alla loro partenza, infatti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, dicendogli: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”.
Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto.
Così, al termine della celebrazione delle ore 11, da un’idea di Pietro ed Emanuela del gruppo giovani della parrocchia è stata inaugurata dal Parroco/Padre Guardiano Roberto Palmisano la nuova aula studio dedicata alla memoria di padre Vito Bracone, ricongiuntosi all’amore eterno di Dio Padre, dopo una lunga malattia, il 16 ottobre 2022 all’età di 83 anni; la sua salma è tumulata nel cimitero di Monopoli così come da volontà espressa in vita. Tra le opere, si ricorda che il 16 maggio 1982 accolse Madre Teresa di Calcutta in visita alla città di Bari e il 20 giugno 1987 organizzò una grande petizione in favore di Paula Cooper (Gary, 25 agosto 1969 – Indianapolis, 26 maggio 2015), una criminale statunitense condannata a morte per omicidio di primo grado compiuto con alcune complici quando aveva solo 15 anni, la cui pena venne poi commutata con la reclusione in seguito ad una mobilitazione internazionale, di cui padre Vito, ne fu il capofila, ottenendo oltre 2 milioni di firme.