L’Italia è un Paese di giocatori. Spesso si sente dire questa frase che trova conferma anche nei dati. Uno studio pubblicato recentemente da Giochidislots ha tracciato un identikit dei giocatori online, mettendo in luce come siano soprattutto i più giovani a preferire i giochi in rete.
Secondo l’analisi fatta, infatti, vi è stata una crescita di giocatori online tra il 2021 e il 2023. Tre anni fa, infatti, i ragazzi che non giocavano mai era il 94%, percentuale che, nel 2023 è scesa all’87%. Sono cambiate dunque, le abitudini di gioco, cosa che si evince anche da un altro dato. Ė, infatti, salita dall’1 al 3% la percentuale di coloro che giocano una o più volte alla settimana e di coloro che giocano due o tre volte a settimana. Infine, è passata dal 4 al 7% la percentuale di chi gioca in media da 1 a 12 volte l’anno.
Il trend online è sempre più in crescita. Ciò è confermato da un’altra analisi, basata su una ricerca pubblicata da Espad, relativo solo ai minorenni. Basato su un campione di studio di circa 200 scuole, la ricerca ha messo in evidenza come, nel 2023 il 53% degli studenti ha giocato una volta l’anno e il 4,8% (120.000 ragazzi) ha un profilo problematico rispetto al 6,1% che ha un profilo a rischio.
Tra i giovani incide molto l’offerta di gioco online. Tra i giovanissimi anche le ragazze sono attratte dal gioco. Altro dato preoccupante è che il 20% di ragazzi da 17 anni in giù gioca d’azzardo. gioa online. Ciò certifica la mancanza di controllo dei genitori che non sono sufficientemente attenti per quel che riguarda le proprie carte di credito e il controllo dei propri dati.
Del resto, se si allarga la platea a tutti gli italiani, si scopre che giocare in Italia è un’attività che accomuna tantissima gente. Secondo l’analisi «Responsabilità, trasparenza, comportamenti consapevoli: nuovi orizzonti dell’industria del gioco», condotta dalla Luiss Business School e da Ipsos, il giocatore italiano ha un’età media di 47 anni ed un lavoro stabile. Ciò che deve far riflettere è però, che chi gioca online non riesce a distinguere tra circuiti legali e illegali. il 4% della popolazione dei giocatori si rivolge ai circuiti illegali in modo inconsapevole, imbattendosi in essi mediante ricerca su rete, senza fare attenzione alla presenza o meno della licenza AAMS. Contrariamente a quanto si possa pensare, chi gioca sui siti illegali è un uomo (67%), mediamente giovane (l’età media è di 41 anni), occupato (73%), con figli minorenni (49%), ha competenze finanziarie ed è istruito (con titolo di studio pari o superiore alla laurea per il 26%). Risulta necessario quindi una maggior campagna d’informazione ed una lotta più serrata al gioco illegale.