Un ulivo millenario, simbolo della Piana degli Ulivi di Contrada Losciale, è in pericolo a causa del morbo che ha già devastato il Salento. Un grido d’allarme per salvare la memoria viva della città
Un drammatico appello è stato lanciato per salvare uno degli ulivi più longevi e iconici del territorio di Monopoli: “L’Abbraccio”, un esemplare maestoso che da secoli vive e resiste in Contrada Losciale. L’allarme non riguarda solo un albero, ma un frammento di storia e identità locale minacciato dall’avanzata inesorabile della Xylella fastidiosa, il morbo che ha già distrutto migliaia di ulivi nel cuore del Salento.
L’appello, giunto da “Orizzonti Rurali”, ricorda con dolore la perdita del “Gigante di Alliste”, un ulivo secolare che non fu possibile salvare. Quella ferita, citata in passato anche in Consiglio della Città Metropolitana di Bari, testimonia un sentimento condiviso di impotenza e lutto per la perdita di questi monumenti naturali.
🌳 “L’Abbraccio”: Memoria Viva e Attrazione Turistica
“L’Abbraccio” non è solo un ulivo, ma un’attrazione di fama. I suoi rami contorti, che sembrano fondersi in un eterno abbraccio, attraggono ogni anno centinaia di turisti, rapiti dalla sua maestosità e dalla sua storia millenaria. L’ulivo è descritto come “memoria viva” e “radice che ci tiene uniti alla terra”, un simbolo di tenacia e pace che parla del legame profondo tra la comunità monopolitana e le sue campagne.
“Lasciar morire ‘L’Abbraccio’ sarebbe come rinunciare a una parte di noi, al respiro antico che ancora anima le nostre campagne.”
📢 Un Appello Disperato alle Istituzioni
La minaccia della Xylella sulla Piana degli Ulivi di Monopoli è reale e non può essere ignorata. L’appello si rivolge disperatamente alle istituzioni di ogni ordine e grado per intraprendere azioni immediate e concrete.
L’obiettivo è proteggere e curare questo simbolo, facendone un “baluardo di speranza e di rinascita” contro l’indifferenza e il degrado. L’autore dell’appello è categorico: non si può permettere che la Piana degli Ulivi si trasformi in un “cimitero di tronchi”.
La difesa de “L’Abbraccio” è un dovere morale e civile, che trascende la semplice salvaguardia botanica per toccare la protezione della storia, dell’identità e dell’anima stessa del territorio monopolitano.
