Il 49enne, irreperibile dall’ottobre 2023, è stato rintracciato in una villa tra Fasano e Locorotondo. Era ricercato per evasione e deve scontare una condanna definitiva a oltre 7 anni. Sequestrati un revolver clandestino, jammer e documenti falsi
I Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno inferto un duro colpo alla criminalità organizzata pugliese. Stamattina, in una complessa operazione condotta nelle campagne tra Fasano e Locorotondo, è stato rintracciato e arrestato Onofrio Margaritondo, 49enne fasanese, ritenuto esponente di vertice della Sacra Corona Unita (S.C.U.). L’uomo era latitante e irreperibile dall’ottobre del 2023.
L’intervento, scattato all’alba di venerdì 31 ottobre 2025, ha richiesto l’impiego di un ampio dispiegamento di forze, inclusi il personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri “Puglia” di Amendola (FG), l’Aliquota di Primo Intervento (API) di Brindisi, le unità cinofile del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA) e il 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari.
Un profilo criminale di alto livello
Margaritondo, già gravato da numerosi precedenti penali, è un profilo di spicco nel panorama criminale locale. Risulta essere un ex contrabbandiere, affiliato al clan della S.C.U. c.d. “dei mesagnesi”, oltre che capo, promotore e organizzatore di un gruppo criminale attivo nella zona di Fasano e dintorni. Le autorità lo indicano inoltre come storico referente delle organizzazioni criminali albanesi nel territorio. Le sue responsabilità penali abbracciano un vasto spettro di reati, tra cui traffico internazionale di sostanze stupefacenti, traffico di clandestini extracomunitari, delitti contro il patrimonio, il porto e la detenzione di armi, e delitti contro la persona.
I provvedimenti restrittivi
Il latitante era destinatario di due distinti provvedimenti emessi dalla Corte d’Appello di Lecce:
Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 18 ottobre 2023, a seguito della sua evasione dalla detenzione domiciliare.
Ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 18 dicembre 2023, per sopraggiunta condanna (per cumulo pene) a 7 anni, 6 mesi e 22 giorni di reclusione, per i reati di estorsione, danneggiamento, ricettazione e minaccia in concorso, commessi a Fasano nell’agosto del 2019.
Armi e documenti falsi sequestrati
Nel corso delle operazioni di perquisizione nella villa, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato numerosi oggetti che comprovano la sua volontà di eludere la cattura:
- Una pistola revolver 357 magnum senza matricola (clandestina), con 6 colpi nel tamburo, per la cui detenzione Margaritondo è stato arrestato in flagranza di reato.
- Una pistola giocattolo priva di tappo rosso.
- Denaro contante.
- Vari apparati radio confezionati sottovuoto e un jammer portatile (disturbatore di frequenze).
- Diversi documenti falsi, che hanno portato a un ulteriore arresto in flagranza di reato per possesso.
Inoltre, il proprietario dell’immobile e la sua compagna sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di favoreggiamento aggravato.
Dopo le formalità di rito, Onofrio Margaritondo è stato associato alla casa circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.