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Monopoli a Rimini per Ecomondo, la fiera della sostenibilità ambientale

Presente l’assessore all’ambiente Vincenzo Laneve

Quando si parla di green economy e della circolarità delle risorse, non si può che parlare di Ecomondo, la fiera della sostenibilità ambientale, giunta quest’anno alla sua ventunesima edizione.

Anche la Città di Monopoli non ha potuto rinunciare a partecipare a quest’importante evento che si tiene dal 7 al 10 novembre a Rimini: ieri, a rispondere presente è stato l’Assessore all’Ambiente Vincenzo Laneve: “sempre al servizio della mia città”.

Ecomondo è una piattaforma ampia e sfaccettata, che si rivolge all’area del Mediterraneo, con un evento internazionale e innovativo, che parla di recupero della materia, di energia e di sviluppo sostenibile.
L’Italia è uno dei Paesi nei quali l’efficienza energetica, il riciclo dei rifiuto (la famosa differenziata, che oramai si pratica in quasi tutte le città e i paesi italiani), il recupero delle risorse sono al centro del dibattito e dello studio.
Partecipare a Ecomondo significa proprio accedere a un appuntamento di riferimento per incontrare tutti i leader mondiali di questo settore, per conoscere i nuovi trend e le tecnologie e per avere un riscontro dai professionisti che lavorano nel green.

EDIZIONE 2023 DI ECOMONDO

A chi si rivolge Ecomondo 2023

Ecomondo ha la prerogativa di rivolgersi sempre di più a chi parteciperà alla costruzione di città sostenibili, delle quali si parlerà in particolare a Key Energy, una fiera collaterale delle “Energies for climate”, che presenta soluzioni per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. A questo proposito, Ecomondo, come ogni anno, presenta il suo modello di città sostenibile, in uno spazio dedicato nel quale ammirare le novità del settore che cambiano di anno in anno e che puntano al miglioramento della vita dei cittadini. Cittadini che, però, devono fare la loro parte, diventando consapevoli di quanto possono fare per la sostenibilità ambientale.

Ecomondo è anche la piazza giusta per conoscere tutta la filiera delle materie prime, dall’approvvigionamento al riciclo, per un’economia, appunto, circolare, nella quale nulla viene sprecato, ma tutto trova un suo riutilizzo. Lo scopo è anche quello di trovare l’indipendenza dall’estero, riuscendo a utilizzare solo le materie prime italiane.