42 km di fatica e di tortura ma soprattutto di gioia e lacrime.
“Il 6.11.2023 ho realizzato un sogno: ho concluso la mia prima maratona di New York. 42 km di fatica e di tortura, ma soprattutto di gioia e lacrime“.
È con grande emozione che la monopolitana Pamela Moliterno racconta della sua partecipazione ad uno degli eventi sportivi (non solo del mondo del running) più attesi dell’anno.
“New York è da sempre la maratona delle maratone! – commenta la podista – Quello che ci hanno detto il giorno prima della gara, è di lasciarci prendere dalla città e di sorridere sempre perché stavamo compiendo un atto eroico! Un percorso per nulla facile, con le Colline insidiose di Manhattan e i famosi ponti che mettono a dura prova anche le menti e i fisici più allenati”.
Da sempre una runner, per vari motivi ha dovuto prepararla in poco più di 2 mesi per cui l’obiettivo finale era semplicemente arrivare alla fine: “New York è una città magica, l’atmosfera e il tifo sono stati di grande aiuto e poi si la mente in questi casi tira tutto. Dal 30km in poi la mente ha tirato il corpo e poi il cuore! Quello vabbè era presente sin dall’inizio – ci rivela la Moliterno, concludendo – Dedico questa mia impresa a mio padre che non era uno sportivo, però mi ha trasmesso una mentalità vincente, quella che non si arrende mai!“.