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A scuola di Coding, Making 3D e Robotica Educativa

Il nuovo “laboratorio mobile” dell’Istituto Professionale “Luigi Russo” di Monopoli

Si arricchisce la strumentazione didattica e, con essa, l’offerta formativa dell’Istituto di via Procaccia, diretto per il terzo anno da Adolfo Marciano. Grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), Azione “Spazi e strumenti digitali per le STEM”, il progetto, denominato “Laboratorio mobile di Coding, Making3D e Robotica Educativa”, consentirà di allestire “aule-laboratorio” a disposizione degli studenti. I laboratori saranno equipaggiati con strumenti digitali diversificati, quali bracci robotici multifunzione, droni e kit programmabili, utilizzabili dagli alunni dei diversi indirizzi di studio attraverso percorsi interdisciplinari. La dotazione di strumenti è stata aggiornata e migliorata per promuovere una metodologia educativa “project based”, basata quindi su una didattica del “fare”, realmente professionalizzante, che permetta di coinvolgere le materie curricolari su argomenti e pratiche innovativi quali il coding, il making, la robotica e la programmazione, fondamentali per l’efficacia didattica e per l’acquisizione di competenze creative, digitali, di comunicazione e collaborazione. I bracci robotici multifunzione, grazie all’integrazione tra coding, meccanica, elettronica e automazione in un’unica soluzione, saranno usati durante l’anno scolastico non solo per movimentare oggetti, ma anche per scrivere, disegnare e stampare in 3D. Gli alunni hanno iniziato ad operare con un ambiente di programmazione visuale a blocchi open source, per poi passare a familiarizzare con linguaggi di programmazione come Python, C++, LabVIEW o dedicarsi al collegamento a PLC industriali e ad “Arduino”. I droni programmabili forniranno ai ragazzi del biennio una soluzione completa che renda più facile e piacevole l’apprendimento di diversi linguaggi di programmazione come Scratch e Python. Infine, i kit programmabili consentiranno la realizzazione pratica di progetti creativi grazie ad un’attenta selezione dei più comuni ed utilizzati componenti elettrici.
Gli obiettivi e le finalità del progetto sono molteplici e a diversi livelli: si è partiti dalla riorganizzazione e riqualificazione di alcuni spazi di apprendimento quali i laboratori di informatica e di CNC, tenendo bene in mente il ruolo fondamentale del setting d’apprendimento, per implementare le nuove metodologie didattiche verso le quali è indirizzato l’Istituto, in particolar modo attraverso le discipline STEM.
“Si tratta – spiega il Dirigente Marciano – delle discipline che afferiscono all’ambito di “Science, Technology, Engineering e Mathematics”: è questo il significato dell’acronimo STEM, in Inglese. Discipline che oramai da alcuni anni vengono sempre più indicate come il nucleo fondamentale dei saperi del futuro e verso le quali il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ritenuto opportuno sollecitare l’attenzione e la progettazione delle scuole. Proprio di recente, il 24 Ottobre scorso, il Ministero ha emanato le “Linee guida per le discipline STEM”, con l’indicazione per le scuole di introdurre nel piano triennale dell’offerta formativa azioni dedicate a rafforzare le competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali attraverso metodologie didattiche innovative. Ed è proprio quello che la mia scuola ha inteso fare con questo progetto, che comunque non è e non rimarrà l’unico in questa direzione”.
“Scopo di questo, come di tante altre iniziative messe in campo dall’Istituto “Luigi Russo” – aggiunge il Prof. Aldo Bellanova, docente di “Tecnologie e tecniche di manutenzione e installazione” e tra i promotori ed ideatori del progetto – è quello di favorire il raggiungimento del successo scolastico degli alunni, accompagnati a vivere una esperienza di apprendimento professionalizzante positiva e motivante, così da diminuire anche il triste fenomeno della disaffezione nei confronti dello studio e la conseguente dispersione scolastica”.