Appuntamento domenica 10 settembre alle ore 18.30 e 19.45 per Apulia Antiqua
Alla scoperta di Bellerofonte Castaldi
il «Caravaggio» della musica antica
Cristiana Fanelli e Paola Ventrella nella chiesa rupestre dello Spirito Santo
Poco nota, ma decisamente appassionante, è la vicenda di Bellerofonte Castaldi, il musico modenese vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento alle cui vicende biografiche si guarda come si osserva un dipinto caravaggesco. Virtuoso di tiorba, poeta e figura enigmatica del panorama culturale italiano tra Rinascimento e Barocco, Castaldi è al centro del concerto che la rassegna Apulia Antiqua curata da Sentieri Armonici propone domenica 10 settembre (alle ore 18.30 e alle ore 19.45) nella chiesa rupestre dello Spirito Santo, a Monopoli. La cantante Cristiana Fanelli e la virtuosa di tiorba Paola Ventrella proporranno un excursus fatto di sonate, capricci e altre composizioni del poliedrico artista, eroe anticonformista del proprio tempo, che viene esplorato nel concerto «Ode alla vita libera», preceduto da una visita guidata alla chiesa rupestre a cura dell’Infopoint del Comune di Monopoli.
Sembra un destino scritto nella tradizione antica, quello di Bellerofonte Castaldi (1580/1581-1649), personaggio complesso che fece di tutta la sua produzione un inno alla libertà. Raffinato liutista, compositore, poeta e artigiano, fu anche assassino ed esule. Nel 1611 uccise con quattro colpi di archibugio il conte Alfonso Pepoli, reo di aver procurato la morte di suo fratello Oromedonte. Ma non è solo per quest’episodio che viene accostato a Caravaggio, al secolo Michelangelo Merisi, altro artista dalla vita decisamente movimentata e segnata da guai con la legge. A guardare le vicende biografiche di Castaldi, pare proprio di essere di fronte a un’opera caravaggesca: una tela fatta di forti e commoventi contrasti di chiari e scuri, di tinte differenti ma mai disarmoniche. Toccare con mano le sue lettere, camminare lungo le sue strade, leggere le sue «Rime burlesche», spesso spregiudicate e senza filtri, ascoltare la sua musica ricca, nuova, esuberante e fortemente contaminata dall’incontro con altre realtà musicali, eÌ un intenso e appassionante viaggio nel tempo, a partire dal borgo natale, Collegara, vicino Modena. Grazie anche alle molte disponibilità economiche, Bellerofonte viaggia molto. Visita Roma e Napoli, che raggiunge dopo una burrascosa navigazione, quindi la laguna veneziana, Milano e, ancora, Genova e Palermo, prima di tornare a Modena, la città dove ancora oggi riposa in un luogo sconosciuto.