Monopoli, siringhe tra i rifiuti abbandonati sulla scogliera nella zona nord

Necessari maggiori controlli e la bonifica dell’area

Anche in città, preoccupa l’aumento del consumo di droghe confermato da uno studio dell’Istituto Mario Negri attraverso l’“epidemiologia delle acque reflue”, metodica che analizza i residui metabolici (i prodotti di scarto umani) delle sostanze stupefacenti nelle acque reflue urbane arrivate ai depuratori, per stimare quali e quante sostanze vengono complessivamente consumate da tutta la popolazione.

Alcune siringhe sono state trovate sotto gli alberi a cala Monaci: a denunciarlo attraverso i social, su segnalazione di una famiglia, è il consigliere comunale d’opposizione Pietro Brescia (Presidente dell’associazione “Quadrosfera” da sempre particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, candidatosi Sindaco con la lista “Riprendiamoci Monopoli” alle scorse elezioni amministrative), che chiede “controlli e bonifica”.

Come segnalatoci da una nostra affezionata lettrice sono tanti i rifiuti abbandonati nella zona nord “dove regna il degrado più assoluto: da Cala Susca a Cala Corvino e dove è vergognoso ascoltare i commenti dei turisti, che percorrono spesso a piedi o in bici tale tratto di strada”.

Recentemente, era stato un altro nostro affezionato lettore a porre l’accento sulla necessità di intercettare finanziamenti per bonificare la discarica di materiali di risulta tra Cala Monaci e Cala Susca per disciplinare la sosta e, di destinarne una parte per realizzare un’area pubblica attrezzata con servizi per il campeggio.

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