Case Popolari a Monopoli, bando da rifare anche per Manisporche

Spid e Pec limiterebbero la platea dei soggetti che possono accedere

“L’eccesso di digitalizzazione uccide l’opportunità di accedere a benefici vitali come la casa, soprattutto in fasce deboli della popolazione cittadina”.

A sostenerlo è il movimento Manisporche che in una nota chiede di rifare il bando: “Accade dunque che, in piena ed acclarata emergenza abitativa in città, il bando di concorso per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica preveda come unica modalità di partecipazione una Pec e lo Spid. Un bel salto in avanti sul piano tecnologico un po’ meno sotto il profilo della possiblità di partecipazione e di accesso agli strumenti digitali necessari per partecipare all’assegnazione”.

Il movimento Manisporche, condivide le perplessità sollevate da SUNIA, CGIL, CISL e UIL, sul bando pubblicato lo scorso 22 giugno, unendosi alla richiesta di sospensione e riemissione con criteri di accesso meno esclusivi e più vicini alle necessità dell’utenza. 

“La scelta di spingere l’acceleratore sulla digitalizzazione proprio dalle fasce più deboli della popolazione cittdina appare inopportuna e pericolosa rispetto alla possibilità di cogliere i veri bisogni della città, e soprattutto di rendere quanto più aperto e partecipato il bando in oggetto, tenuto conto che graduatoria risultante rimarrà valida per alcuni anni – si legge – Auspichiamo un confronto con le organizzazioni e con la città sulle modalità di partecipazione al bando che rendano trasparente e inclusivo il processo a beneficio di tante famiglie che vivono una precarietà abitativa e che attendono una decorosa soluzione. All’amministrazione, in particolare alla neo assessora L’Abbate, chiediamo maggiore sensibilità e un più marcato spirito di confronto, se non con le forze di minoranza che sarebbe chiedere troppo, almeno con le organizzazioni che sul territorio operano nei settori in cui intendono intervenire o cui, per il tramite di strutture territoriali, intendono chiedere assistenza per l’erogazione di servizi”.

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