Monopoli, falsi volantini sui muri per entrare in casa a rubare soldi e preziosi

Attenti alla nuova truffa che invita a lasciare la propria abitazione per finti controlli di polizia

È arrivata anche da noi, la nuova truffa che, attraverso dei falsi volantini del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza affissi sui muri, invita a lasciare le case per finti controlli di polizia, così da favorire i truffatori per entrare e rubare soldi e preziosi.

“Ai sensi dell’art. 650 C.P. si comunica ai cittadini quanto segue:

Si invitano gli eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti, per rientrare nel loro domicilio di residenza.

Le autorità svolgeranno dei controlli nei condomini e nelle abitazioni private.

Si prega alla richiesta di presentare i seguenti documenti:

Documento di identità con foto e specificato indirizzo di residenza

Documento di locazione/ contratto di affitto

Altri documenti che comprovano la presenza in domicilio differente dal proprio di residenza per gravi motivi di necessità quali malattia, assistenza agli anziani (comprovata da certificazione medica), motivi inderogabili di lavoro che rientri nella relativa categoria Ateco.

Tutte le presenze non giustificate verranno denunciate ai sensi dell’art. 1 C. 1 dell’8/20 disposto dall’art. 3 comma 4 DL 23/20, art. 6 art. 4 comma 2 che prevede: ammenda fino a 206 euro, arresto fino a 3 mesi. Reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi”.

La Polizia di Stato rassicura la cittadinanza della falsità del documento, la cui provenienza non è riconducibile ad alcuna autorità istituzionale ma risiede nel probabile tentativo di alcuni malviventi di introdursi indisturbati nelle abitazioni, meglio spiegando che l’obiettivo dei truffatori è quello di ingenerare preoccupazione, soprattutto tra gli anziani, inducendo i malcapitati a lasciare le abitazioni incustodite, così da potervi accedere per rubare soldi, gioielli o preziosi.

“Chi si imbatte in simili volantini è pregato di recarsi all’ufficio di Polizia più vicino o alla stazione dei carabinieri per denunciare l’accaduto – si legge in una nota – È opportuno parlarne agli anziani presenti in famiglia o vicini di casa così da metterli in guardia ed aiutarli a difendersi da questi malfattori”.

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