Ulivivo chiede alla Regione di iniziare collaborare con tutti i proprietari e le imprese agricole che vogliono conservare o recuperare le proprie piante di olivo autoctone per la salvaguardia di quello che da sempre costituisce patrimonio di grande pregio storico-culturale ed economico per tutto il territorio pugliese
Dopo la decisione del Tar di Bari (terza sezione) di sospendere l’abbattimento disposto dall’Osservatorio fitosanitario di un olivo monumentale sito in agro di Monopoli, oggi arriva un’altra importante notizia per chi difende la terra pugliese: il Consiglio di Stato, con ordinanza n. 990 del 13.3.2023, ha respinto il ricorso che la Regione Puglia ha proposto contro la suddetta sospensiva.
In parole povere, dopo la scelta della Regione di appellarsi contro il provvedimento di sospensione degli abbattimenti ottenuto per una proprietaria di Monopoli dall’Avv. Rosa Fanizzi del Foro di Lecce, arriva la decisione del massimo organo di giustizia amministrativa di non accogliere le richieste della Regione stessa, rimandando tutti al prossimo 5 aprile, giorno in cui sarà nuovamente il Tar a decidere il merito della controversia.
Il comitato Ulivivo continuerà a essere di supporto a tutti coloro che vogliano difendere i propri ulivi e i propri diritti: “Dopo 10 anni di abbattimenti ininterrotti e inutili, è forse arrivato il tempo anche per la Regione Puglia di rivedere la propria azione e strategia, che deve essere mirata, più che all’inutile tentativo di eradicare un batterio, al recupero ed alla tutela degli alberi di ulivo – si legge in una nota – Lo stesso osservatorio fitosanitario con una relazione documentata ha riconosciuto l’efficacia delle buone pratiche agricole nel riportare in buono stato vegetivo e produttivo piante di olivo con gravi disseccamenti. Chiediamo pertanto che la Regione inizi a collaborare con tutti i proprietari e le imprese agricole che vogliono conservare o recuperare le proprie piante di olivo autoctone per la salvaguardia di quello che da sempre costituisce patrimonio di grande pregio storico-culturale ed economico per tutto il territorio pugliese”.
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