Un acquirente si è fatto avanti, chiedendole di anticipare le spese di assicurazione per la busta col denaro contante che sarebbe dovuta essere consegnata direttamente a casa da un corriere
Con l’avvento dell’era digitale e la sempre più massiccia presenza di internet e dei social network nelle nostre vite, almeno una volta, sarà capitato a chiunque di mettere – qualcosa di usato – in vendita online per disfarsene ed al contempo guadagnarci qualcosa.
Ebbene, può capitare di essere contattati – solitamente ciò avviene in chat dopo aver messo un annuncio sui social, nelle apposite bacheche o nei gruppi dedicati specie su Facebook e Marketplace di Facebook – da un profilo dal nome straniero che dà l’impressione di interagire con una persona all’apparenza affidabile; magari un turista che si è innamorato del nostro Paese e si è trasferito a vivere in Italia.
In un italiano non proprio perfetto, l’interlocutore dichiara di essere interessato all’annuncio pubblicato, chiedendo se l’articolo è ancora disponibile e in che condizioni è, fingendo interesse nell’acquisto: a questo punto, comunica che vorrebbe effettuare il pagamento tramite il rinomato corriere “FedEx” e spiega che un loro incaricato verrà a casa a consegnare una busta con all’interno la cifra richiesta – mai pattuita – in denaro contante e che dell’affrancatura se ne occuperebbe lui stesso, garantendo che si tratta di “un servizio di consegna molto affidabile e molto sicuro”.
Ci si accorda per il giorno di consegna e l’acquirente chiede di indicare alcuni dati: nome e cognome nome, indirizzo, città, CAP, indirizzo e-mail e ora di consegna; una volta forniti, spiega che le spese di spedizione sono a suo carico, ma che ci sono delle spese di assicurazione per la busta da corrispondere attraverso una procedura descritta in una mail che viene inviata al proprio indirizzo di posta elettronica indicato, rassicurando sul fatto che questa somma sarà aggiunta a quella iniziale all’interno della busta. Una volta effettuato quel versamento, il giorno concordato per la consegna, nessuno passa a ritirare l’articolo intenzionato ad acquistare né tantomeno a consegnare la busta con i soldi anticipati e quelli per l’acquisto.
Una truffa online poco conosciuta, ma che ultimamente è una delle più praticate assieme a quella dei falsi operatori di call center di Poste Italiane o di Postepay.
Una monopolitana, però, non ci è cascata: aveva acquistato una friggitrice ad aria più grande rispetto a quella che aveva e che perciò ha messo in vendita; ha visto di buon grado questo possibile acquirente, ma c’era qualcosa che non la convinceva e così ha voluto vederci chiaro e, navigando sul web, ha letto notizie riguardanti questo genere di tentativi di phishing e non è caduta nella rete dell’abile truffatore.