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Monopoli, la ex lo fece arrestare ingiustamente: sarà risarcito

Riconosciuto un indennizzo di quasi 70 mila euro per il monopolitano Franco Rizzi, difeso dall’avvocato Michele Mitrotti

Sono trascorsi quasi 13 lunghi anni da quell’ormai lontano 4 dicembre 2009 in cui la sua vita è stata completamente stravolta: all’epoca dei fatti, il monopolitano Franco Rizzi aveva 54 anni; la donna che frequentava lo fece arrestare dai Carabinieri accusandolo di averla trattenuta per un polso, impossessandosi del suo telefono cellulare e di averla picchiata, colpendole il naso. Con le accuse di violenza privata, rapina e lesioni, ha trascorso in carcere 7 mesi e oltre 5 mesi agli arresti domiciliari.

L’Avvocato monopolitano Michele Mitrotti

Al dibattimento, però, la presunta vittima non avrebbe confermato le dichiarazioni accusatorie e, addirittura, la sorella di lei avrebbe dichiarato che la sera della presunta aggressione, la donna sarebbe tornata a casa e avrebbe detto: «Lo faccio arrestare». Durante l’udienza, inoltre, sarebbe emerso che, a causa di una patologia che incideva sul suo carattere, avesse problemi di socializzazione e che, per questo, fosse in cura presso il Centro di Salute Mentale; la donna, inoltre, pare soffrisse anche di giramenti di testa e, a causa di questi, perdeva facilmente l’equilibrio, finendo per sbattere il naso da qualche parte: ecco spiegata la presenza delle ecchimosi in volto. Decaduta anche l’accusa di averle rapinato il cellulare, nel 2017, l’uomo – difeso dall’avvocato penalista Michele Mitrotti – è stato assolto dal Tribunale di Bari “perchè il fatto non sussiste”.

Oggi, Rizzi ha 66 anni ed è pensionato e, i giudici della II^ sezione penale della Corte d’Appello di Bari gli hanno riconosciuto 67.272,32 euro come indennizzo per ingiusta detenzione: 235 euro per ogni giorno di carcere (210) e 117,91 euro per ogni giorno di arresti domiciliari (152).