La pittrice russa, ma di sangue kazako si divide tra Mosca, Budapest e Monopoli: la città che le ha rapito il cuore. I suoi quadri saranno esposti dal 24 al 30 giugno prossimi nella Chiesa SS Pietro e Paolo nell’ambito della mostra dell’artista monopolitano Stefano Napoletano
Dal 24 al 30 giugno prossimi, nell’ambito della mostra dell’artista monopolitano Stefano Napoletano, la Chiesa SS Pietro e Paolo ospiterà “Monopoli, sei la città dei miei sogni”, un’esposizione dei quadri di una straniera divenuta monopolitana: Altynay Kolganova.

Divisa tra Mosca, Budapest e Monopoli, la pittrice dipinge paesaggi urbani: ogni sua pennellata dà vita a suggestivi scorci di città.
Su Altynay Kolganova
Nata a Mosca (Russia) nel 1983, ma di sangue kazako.
Dopo l’università è stata impegnata nella industria di moda per 10 anni, ma nel 2016
ne ha lasciata e ha iniziato a dedicarsi alla pittura.
Nel 2018 ha incontrato il suo insegnante Michael Babenkov, un grande pittore,
il percorso e la visione del quale non smettono mai di ispirare.
Dopo aver girato quasi tutto il mondo (dal Portogallo al Giappone, dalla Danimarca allo Sri-Lanka, dalle Hawaii alla Nuova Zelanda), nel 2018, quando è nato suo figlio ha scelto di vivere con la sua famiglia tra 3 città: Mosca, Budapest e Monopoli.
Dal primo sguardo, nel 2007 e poi nel 2016, Altynay ha riconosciuto Monopoli come la città dei suoi sogni. Sogni dove si può fare tutto che vuoi, dove non ci sono i limiti.
Monopoli è la città delle favole, dei sogni misteriosi e belli. Ti libera dai tuoi limiti con la sua architettura, luce, colori. Ogni angolo del centro storico è come una scena, scena della tua vita. Tu devi scegliere solo chi sei adesso.
Nei suoi quadri di Monopoli, Altynay cerca di trasmettere la sua visione della città a cui vuole tanto bene.