Pomeriggi con lavori di approfondimento tecnico, ma anche tanto divertimento con partite, gare, tornei e momenti ludici di varia natura per i ragazzi dai 6 anni in su. L’intervista al responsabile del settore giovanile Angelo Veneziani
Al termine della stagione sportiva 2021/2022 abbiamo sentito il responsabile del settore giovanile AP Monopoli, Angelo Veneziani.
Com’è stato quest’anno con i ragazzi AP?
“E’ stata (ed uso il passato, anche se non si è ancora chiuso tutto) una stagione lunga, travagliata ed entusiasmante allo stesso tempo. Si trattava di un “anno zero” non solo per me (per il primo anno alla guida del settore giovanile), ma anche, per molti versi, per l’A.P. Monopoli.
Per ragioni lunghe e complesse, si trattava (e si tratta) di ridare nuove fondamenta al settore, ponendo linee guida precise, affidabilità e continuità al lavoro. Non è un caso che io abbia accettato solo dopo aver ricevuto un incarico minimo di tre anni, durata – ripeto – minima, perché un lavoro possa mettere in mostra i propri frutti. Ed è anche poco!
E allora, siamo ripartiti dal minibasket che ci ha dato numeri confortanti, ma ancora migliorabili. Di sicuro, però, l’entusiasmo e la partecipazione con cui i nostri bimbi ci hanno seguito rappresentano il punto di partenza per continuare a promuovere l’attività per i più piccoli, convinti che sia da lì che bisogna seriamente ripartire.
Poi, ci sono stati i due gruppi giovanili, gli Under 13 e 14, per i quali il discorso non è troppo diverso. Partecipazione assidua ed ottimo coinvolgimento. Ma la stagione è stata funestata da una lunga serie di eventi negativi (un mese di stop per il covid, infortuni anche seri, improvvise ed inaspettate defezioni) che hanno messo a dura prova la tenuta mentale dei due gruppi. Ma l’entusiasmo che anima spesso i giovani atleti ha permesso loro di superare i momenti più complicati e portare brillantemente a termine i due campionati.
Parlare di risultati e classifiche mi pare del tutto inutile, poiché, pur estremamente soddisfatti dei piazzamenti finali, reputiamo completamente superflue le caselle che indicano partite vinte e partite perse, in riferimento a ragazzi che devono solo giocare, crescere e migliorare più possibile. Le vittorie e le sconfitte come unico “focus” le lasciamo a chi è privo di fantasia. E, in questa considerazione, so che la società si trova in assoluta sintonia”.
Quali sono le prospettive per il prossimo anno?
“Per la prossima stagione, non posso che auspicare un prolungamento naturale di quella che si sta concludendo: stesso entusiasmo, positività e costanza non solo da parte dello staff tecnico (completato dalla insostituibile presenza di Andrea Alba, figura competente e puntigliosa all’interno dei nostri allenamenti e partite), ma anche e soprattutto da parte dei ragazzi, che dovranno continuare nel loro tortuoso ed entusiasmante percorso di crescita.
Contiamo di dare nuovo impulso al settore femminile, data l’obbligatoria direzione che dovranno prendere le ragazze che sinora hanno potuto giocare con i maschi. Ci proveremo, con l’ovvio supporto organizzativo della società.
Auspichiamo tante cose e spero che l’estate porti a decisioni ad ampio raggio che farebbero il bene della comunità cestistica monopolitana, che ho ritrovato dopo anni non troppo “diversa”, purtroppo, da come l’avevo lasciata. Ma il discorso sarebbe troppo lungo da affrontare in questo contesto”.
Si sta organizzando qualcosa per il periodo estivo?
“Per quanto riguarda il periodo estivo, sicuramente non ci fermeremo, almeno per tutto luglio. Organizzeremo per i nostri ragazzi e bambini (dai 6 anni in poi) pomeriggi con lavori di approfondimento tecnico, ma anche tanto divertimento con partite, gare, tornei e momenti ludici di varia natura. Sarà per i nostri ragazzi, ma non solo. Chiunque abbia voglia di avvicinarsi a questa disciplina sportiva, o chi già la pratica e voglia comunque restare in campo anche nel mese di luglio, non dovrà fare altro che rivolgersi ai numeri telefonici che la società metterà a breve a disposizione. Noi li aspetteremo con entusiasmo e grande disponibilità. Il basket è troppo bello per essere considerato un orticello privato, con limiti e confini!”.