Il primo sbarco avvenne già a febbraio del ’91: una decina (provenienti verosimilmente da Valona), con un motoscafo militare, attraccarono sul Molo di Tramontana
Oggi, a distanza di 31 anni da quel 7 marzo 1991, si ricorda lo sbarco degli albanesi sulle coste pugliesi: a Brindisi furono avvistate due navi cariche di persone disperate, in fuga dalla loro terra devastata dalle macerie lasciate da anni di regime comunista e disposte a tutto pur di arrivare in Italia.
In realtà, a Monopoli, già due giorni prima, il 5 marzo 1991, in 475 giunsero al Porto a bordo di una nave da pesca che avrebbe potuto trasportarne venti; così come nell’ormai lontano 28 agosto 1971 quando si verificò il Naufragio dell’Heleanna che ci si prodigó nel prestare soccorso ad equipaggio e passeggeri della nave in difficoltà, anche in questa circostanza, la cittadinanza monopolitana ha mostrato grande spirito di abnegazione, ospitando gli albanesi presso l’ex tendopoli che fu allestita in Area Pagano per rifocillarli ed accoglierli in comunità.
Monopoli sarebbe stata così la prima città in assoluto ad aprire le porte agli albanesi: a metà febbraio del ’91, alcuni individui (una decina) provenienti verosimilmente da Valona, con un motoscafo militare, attraccarono sul Molo di Tramontana. Alcuni di loro, si presentarono presso l’ufficio di Polizia Municipale chiedendo “asilo politico “. Poi, il 5 marzo ci fu il primo sbarco a cui ne seguì un altro fino ad avere nella tendopoli “Pagano” più di 1400 albanesi.