La Conferenza delle Associazioni per la Difesa delle Strutture Sanitarie sollecita le istituzioni
In una nota, la Conferenza per la Difesa delle Strutture Sanitarie cittadine auspica il potenziamento dell’ospedale”San Giacomo” in virtù dei ritardi nella consegna del nuovo ospedale Monopoli-Fasano.
Leggiamo con amarezza che i lavori per la ultimazione del nuovo ospedale Monopoli-Fasano hanno subito un
rallentamento per cui non entrerà più in funzione, come da previsioni, entro il 2021.
Per cui, se fino ad ora ci siamo astenuti dal chiede interventi sul “S. Giacomo” che soffre di molte limitazioni, ora è
necessario provvedere a ovviare almeno ad alcune delle numerose disfunzioni da tempo più volte lamentate e
segnalate alle SS.LL. da questo Comitato.
Per definire alcune delle emergenze assolutamente da superare in tempi brevi e che ci sono state segnalate dai
concittadini, questo Comitato ha avuto un lungo, cordiale ed esauriente incontro con il Direttore Sanitario del
“S.Giacomo” il dott. Alessandro Sansonetti.
Durante detto incontro. in particolare è stata evidenziata la necessità di:
1) – nominare i Direttori di Strutture Complesse, alcune delle quali vacanti da molti anni: Chirurgia; Medicina;
Cardiologia; Anestesia e Rianimazione; Radiologia; Urologia; Pronto Soccorso; Neurologia.
In merito. interpellata seduta stante dal dott. Sansonetti, la Direttrice Sanitaria della nostra ASL, dott,ssa Silvana
Fornelli, ci è stato assicurato che alcuni concorsi sono già in corso ma che la relativa procedura è molto complessa e
che spesso i componenti le commissioni giudicatrici rinunciano all’incarico con l’immaginabile perdita di tempo.
Abbiamo insistito perché ci si impegni con maggiore solerzia anche in previsione del nuovo ospedale.2) – Endoscopia
E’ urgente dotare la strumentazione del servizio di endoscopia digestiva della cosiddetta “colonna” per renderla
funzionale, considerato che vi è personale dedicato che potrebbe ben procedere anche allo screening.
Ciò al fine di evitare che i pazienti della lunga lista di attesa debbano ricorrere ad altri ospedali o addirittura a strutture
private.
3) – Pronto Soccorso.
E’ necessario reperire con urgenza ambienti più ampi per il Pronto Soccorso che ancor soffre sia di sale per gli
interventi ma anche di adeguati spazi per i pazienti e loro accompagnatori costretti ancora ad aspettare il loro turno,
che spesso dura ore, in un piccolo corridoio od all’aperto. Inoltre i degenti sono costretti a stazionare in stanzette nel
corridoio.
4) – Potenziare il CUP
Considerato che il personale in servizio non è sufficiente per accogliere le numerose richieste in tempi accettabili, i
pazienti devono attendere ore con l’immaginabile assembramento che dovrebbe essere evitato. E spesso attendono
fuori dal locale il loro turno.
Si ricorda che Monopoli conta una popolazione di circa 50.000 abitanti ed il personale in servizio è proporzionalmente
molto inferiore rispetto ai comuni viciniori!
Per cui è urgente aumentare gli sportelli con personale aggiuntivo.
Il direttore amministrativo, interpellato durante l’incontro dal dr. Sansonetti, ha assicurato che cercherà una soluzione..
Si chiede che tale promessa diventi presto realtà.
Sarebbe opportuno anche realizzare una pensilina all’ingresso per proteggere i richiedenti dalle intemperie.
Inoltre si è proposto di pubblicizzare ampiamente la possibilità di utilizzare internet per molte richieste così da non
intasare gli sportelli.
6) – Servizio Immunotrasfusionale
L’organico del reparto non è completo: mancano n. 2 tecnici al laboratorio. Si dovrebbero avere n. 7 unità ma
attualmente in servizio sono 5 di cui uno effettua il part-time e uno gode della 104 e della 151 e manca da due mesi in
quanto non vaccinato.
Totale carenza di n. 2 tecnici.
La pratica adottata degli ordini di servizio per il rimpiazzo non funziona perché dopo un mese e dopo averli addestrati
devono andar via.
Per quanto riguarda gli infermieri sono in numero inferiore di due unità, né sono state sostituite le due unità trasferite
altrove o assente per maternità.
Infine manca una ausiliare e tra poco una OSS andrà in pensione.
7) – TAO
Si chiede che l’ambulatorio TAO sia trasferito in luogo più accessibile preferibilmente al piano rialzato in quanto
attualmente è allocato in un ambulatorio piccolissimo e senza sala d’attesa ed i pazienti attendono in un corridoio al 2°
piano e senza uno spazio per l’ associazione AIPA che non ha possibilità di avere un proprio ambiente ed una bacheca
per esporre comunicazioni e notizie.
L’attuale posizione dell’ambulatorio è molto faticoso da raggiungere per gente anziana e con scarsa deambulazione.
8 – Futuro del “S. Giacomo”
Questo Comitato ritiene opportuno che si definisca sin da ora il futuro del “S. Giacomo” quando entrerà in funzione il
nuovo ospedale e che secondo noi dovrebbe essere utilizzato anche per la lungodegenza e la riabilitazione.
E’ opportuno pensarci da subito al fine di intercettare i fondi disponibili per tali adeguamenti.
9 – “San Camillo”
Si coglie l’occasione per segnale la necessità di provvedere con ogni urgenza ai lavori di ristrutturazione e messa in
sicurezza di alcuni ambienti del “S. Camillo” dove di recente infiltrazioni di acque meteoriche hanno creato
allagamenti in alcuni ambienti rendendoli inutilizzabili con gli immaginabili disagi per i pazienti fruitori.
Fiducioso in un positivo riscontro, si ringrazia per l’attenzione e si porgono distinti saluti.
Il Coordinatore
(Prof. Angelo Giangrande)