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Qualità dell’aria a Monopoli, le associazioni ambientaliste ribadiscono la loro crescente preoccupazione

A destare preoccupazione, l’ennesimo annuncio di un protocollo di monitoraggio ancora in fase di sottoscrizione “di cui si sa poco se non niente e di cui non sono noti soprattutto i tempi utili per un riscontro analitico quali quantitativo”


Qualità dell’aria a Monopoli, i cittadini vincono la battaglia | Qualità dell’aria, Monopoli verso un protocollo con Arpa per potenziare il monitoraggio e mappare le fonti delle emissioni


All’indomani dell’incontro tra Regione e Comune con i comitati di mercoledì 28 luglio 2021, le associazioni “Quadrosfera”, “ReVolution”, il ”Comitato per la tutela del territorio – Area Metropolitana di Bari” , il “Comitato per la tutela delle Coste – Monopoli” , “Ass. Chiudiamo la discarica Martucci” e il “Costituendo coordinamento di Cittadini, Associazioni e Comitati territoriali per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela dei territori – Puglia” che, in quell’occasione avevano delegato Vito Marchitelli a rappresentare le loro osservazioni e le loro proposte, replicano al comunicato stampa con cui, il 29 Luglio 2021, il Comune di Monopoli rendeva noto che si è in procinto di sottoscrivere un protocollo di intesa con Arpa per potenziare ulteriormente il sistema di monitoraggio e mappare ancor più nel dettaglio le fonti delle emissioni odorigene.

Le associazioni puntualizzano che “i risultati ottenuti nel contrasto alle molestie olfattive non sono assolutamente da ricondurre a meriti dell’attuale amministrazione locale, ma alla perseveranza , agli esposti e alle denunce delle nostre e di altre associazioni presso le A.G. , le cui conseguenti indagini, hanno portato ai numerosi controlli e sequestri eseguiti in numerose aziende produttive, come illustrato dal D.S. Arpa , Dott. Campanaro, che hanno obbligato molte aziende ad adeguare i propri impianti di abbattimento delle emissioni alle migliori tecnologie disponibili” e, riguardo la diminuzione di segnalazioni registrate a mezzo SegnalApp precisano: “non riteniamo tale diminuzione un indice di miglioramento della qualità’ dell’aria, ma più’ probabilmente, frutto della rassegnazione da parte della cittadinanza di uno strumento che si e’ rilevato di difficile diffusione, e che non ha dato percezione di un ritorno pratico concreto alla cittadinanza, che lo ha conseguentemente abbandonato”.

“Quello che riteniamo inaccettabile – aggiungono – è che dopo oltre 10 anni, dopo numerose interrogazioni presentate presso il parlamento nazionale ed Europeo, dopo le numerose manifestazioni, dopo 2 petizioni che hanno raccolto oltre 5000 firme ,non è stato presentato nessun riscontro analitico in merito all’esportazione della cittadinanza ad agenti chimici dannosi per la salute. Nessun risultato concreto quindi da parte della presente Amministrazione di cui Angelo Annese è sindaco e Assessore all’ambiente, come dalla precedente, dove l’attuale primo cittadino rivestiva la carica di Assessore, nè alcun risultato concreto è stato presentato dalla IV commissione ambiente, nella quale si è instaurato il tavolo tecnico di confronto con le locali Associazioni, dal quale, non si sa per quale motivo, le sottoscriventi sono state esclusi. Pertanto non possiamo che ribadire la nostra crescente preoccupazione, soprattutto alla luce dell’ennesimo annuncio di un protocollo di monitoraggio ancora in fase di sottoscrizione, di cui si sa poco se non niente, e di cui non sono noti soprattutto i tempi utili per un riscontro analitico quali quantitativo. Stanchi delle continue omissioni da parte della locale Amministrazione, riteniamo inderogabile richiedere l’intervento delle autorità’ preposte a tutela dei diritti della cittadinanza e per fare definitivamente luce sui vergognosi ritardi in materia ambientale”.