“La Sindrome di Munchausen per procura, analisi criminologica di madri abusanti e bambini abusati”

Il ricercatore universitario monopolitano Pierpaolo De Pasquale ha pubblicato un volume sull’argomento

Alcuni giorni fa, il ricercatore universitario monopolitano presso l’Università “Sapienza” di Roma, Pierpaolo De Pasquale, ha pubblicato un libro dal titolo: “La Sindrome di Munchausen per procura, analisi criminologica di madri abusanti e bambini abusati”.

Edito da Società Editrice Universo, il volume – attraverso una scrupolosa rassegna di studi e ricerche in materia – analizza sotto l’aspetto criminologico il profilo di una particolare cluster di madre abusante, difficilmente inquadrabile dal punto di vista diagnostico ma, non per questo, non meritevole di attenzione da parte degli addetti ai lavori, considerato il sottile confine che può separare la Sindrome di Munchausen per procura dal vero e proprio instaurarsi del comportamento criminale. Nella Sindrome di Munchausen per procura il bambino abusato arriva a perdere la capacità di percepire correttamente le sensazioni che gli provengono dal corpo, fino a non essere più in grado di distinguere se i suoi sintomi sono reali, immaginati da lui o indotti dagli altri; tutto ciò avrà come conseguenza, lo strutturarsi di un Sé fragile e poco differenziato.

Le conseguenze più gravi di questo tipo di abuso emergono nel momento in cui il bambino cresce e diventa adolescente, entrando in una fase della vita che per definizione porta con sé una serie di problematiche legate al corpo. Il rischio che corre il ragazzo vittima della Sindrome di Munchausen per Procura è quello di continuare a percepire il proprio corpo come malato ed evolvere verso strutture psicotiche. Di fondamentale importanza, quindi, è l’assunzione, da parte degli operatori sanitari, del compito etico e legale di smascherare le comunicazioni false o alterate del genitore sulla condizione clinica del giovane paziente. Anche il nuovo Codice di Deontologia Medica, sulla scia di quanto contenuto nel Codice del 1998 (art. 28), contiene la specifica menzione sui “Doveri del medico nei confronti dei soggetti fragili” (art. 32), in relazione non soltanto alle carenze da parte dei familiari nella cura della salute dei minori, ma anche in caso di maltrattamenti e violenze.

Il libro fa leva sui contributi criminologici di autorevoli esperti i quali, con i loro contributi, accompagnano il lettore verso la conoscenza di una “sindrome” tanto importante quanto trascurata e per questo sconosciuta: l’introduzione è di Natale Fusaro (Coordinatore Scientifico Master di II Livello in Scienze Forensi “Sapienza” Università di Roma), la prefazione è di Francesca De Rinaldis (Psicoterapeuta, Psicologa Giuridica e Criminologa, Docente di Criminologia), mentre la postfazione è a firma di Emanuele Vari (Avvocato-Criminologo-Esperto in Scienze Forensi).