Una Olimpiade è l’evento sportivo più importante e, quindi, esserci e parteciparvi
rappresenta il sogno per qualunque atleta di qualsivoglia disciplina. Rappresentare la
propria nazione, come pure il club di appartenenza e/o di provenienza, inorgoglisce
l’atleta che si è preparato ben quattro anni (quest’anno per la pandemia cinque) per
essere presente, sia pure come riserva. Così è stato per Clara Guerra (doppio
tesseramento Pro Monopoli-Fiamme Gialle), che a soli ventidue anni può dire: io
c’ero. In altri momenti analizzeremo il perché di una scelta tecnica, per molti
incomprensibile, che l’ha privata della presenza al quarto carrello di quel quattro di
coppia che aveva contribuito a qualificare per Tokyo. Oggi rimane la felicità di essere
presente, giovanissima, all’evento clou della stagione. Del resto, la sua forza l’ha
ribadita vincendo, sul singolo, la regata indetta per le riserve. Parigi, fra tre anni, la
vedrà sicura protagonista insieme al promonopolitano doc, Emanuele Fiume, frenato
quest’anno da molteplici guai fisici, compresa una frattura costale da sforzo.