Le conseguenze della pandemia sul settore immobiliare, si sa, non sono state meno incisive rispetto ad altri settori economici.
Molte imprese, vedendosi ridotta o interrotta l’attività dalla sera alla mattina, per mesi, hanno riscontrato non poche difficoltà nella sostenibilità delle spese fisse, incluse quelle di affitto.
Allo stesso modo, diversi proprietari di immobili si sono ritrovati a fare i conti con una drastica riduzione della rendita derivante dai ritardi e dalla morosità degli inquilini.
Ecco dunque che lo Stato, a modo suo, ha tentato di arginare queste problematiche all’interno del Decreto Rilancio attraverso il Bonus Affitti.
Quest’ultimo, in particolare, è una misura di sostegno offerta agli inquilini e a vantaggio dei proprietari che contempla la cessione del credito d’imposta al proprietario, a compensazione del mancato pagamento del canone, entro determinati termini e a determinate condizioni.
Per ciò che concerne le imprese, infatti, possono beneficiarne quelle che hanno riscontrato un calo di fatturato nei periodi di crisi più duri o che hanno avviato la propria attività imprenditoriale nel 2019.
Questa misura vale per i canoni d’affitto che fanno riferimento ai mesi di marzo, aprile, maggio, giugno 2020, estesi anche a luglio per le attività turistiche e corrisponde al 60% o al 30% del valore del canone.
Questa condizione vale anche se si è provveduto a versare la quota in anticipo, cioè nel 2019, o in ritardo, entro il 31 dicembre 2021.
La procedura prevede la compilazione di una domanda da parte dell’inquilino, dopo aver chiesto e ottenuto uno sconto sul canone d’affitto mensile che non deve superare i 1.200 Euro.
Seguiti tutti i passaggi si potrà beneficiare di questo sconto a vantaggio sia dell’inquilino che del proprietario di casa.
La questione resta comunque spinosa e non facile da gestire.
Per i non addetti ai lavori, comprendere le dinamiche fiscali e contributive a cui si ha diritto non è un gioco da ragazzi.
Bisogna informarsi, approfondire, conoscere bene le procedure per non commettere errori e non rischiare quindi un effetto boomerang da quelli che, invece, dovrebbero essere misure a sostegno in un momento di profonda crisi economica.
Una strada valida, per non tenersi informati su tutte le questioni che riguardano gli affitti di immobili è quella di attingere da fonti sicure e aggiornate.
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