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Razzo cinese in caduta, Puglia in stato di allerta

Il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario, comunica che la Sala Operativa e il Centro Funzionale della Protezione civile regionale sono regolarmente attivi per il monitoraggio, in stretto raccordo con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, della situazione del rientro in atmosfera del veicolo spaziale cinese (foto EUSST), previsto per questa notte.

Come comunicato dalla Protezione civile nazionale, si ricorda che l’Agenzia Spaziale Italiana ha annunciato che la caduta dei frammenti è al momento prevista nella notte tra oggi sabato 8 maggio e domani domenica 9 maggio, in una fascia che potrebbe ricomprendere anche il territorio della regione Puglia.

Gli edifici e i luoghi al chiuso sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti, dove si consiglia di non sostare, pur essendo alquanto improbabile la caduta in zone abitate di frammenti.

Poiché i frammenti potrebbero comunque contenere sostanze tossiche (come l’idrazina), chiunque avvisti tali frammenti dovrà tenersi a distanza di almeno 20 metri e segnalare il fatto alle autorità competenti.

Rientro lanciatore cinese: scendono a 2 le orbite sull’Italia

Aggiornamento 8 maggio ore 22:00

Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) durante il nuovo incontro del tavolo tecnico presieduto dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, si è ulteriormente ridotta la finestra temporale relativa al rientro sulla Terra del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”, e questo consente di escludere la prima delle tre traiettorie inizialmente individuate.

Scendono quindi a due le traiettorie che potrebbero interessare alcuni settori di nove regioni centro-meridionali italiane nell’arco temporale compreso tra le 2:00 di questa notte e le 07:00 del mattino ora italiana.

Il tavolo tecnico continuerà a seguire l’evolversi della situazione in tempo reale. La probabilità che uno o più frammenti possano cadere sul nostro territorio rimane estremamente bassa.

Rientro lanciatore spaziale cinese: escluso interessamento territorio italiano

Aggiornamento 9 maggio ore 04:30

Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) al tavolo tecnico che ha seguito il rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B” è possibile escludere la caduta di uno o più frammenti del detrito spaziale sul nostro territorio.

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, in accordo con ASI e con gli altri partecipanti al tavolo, ha pertanto dichiarato concluse le attività operative, chiudendo il Comitato Operativo che era attivo in stretta reperibilità e ringraziando tutte le componenti del Sistema Nazionale di Protezione Civile, i partecipanti al tavolo tecnico e le regioni direttamente interessate per l’impegno e l’attenzione profusi in questi giorni.

Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire attraverso la Sala Situazione Italia, in stretto raccordo con l’Agenzia Spaziale Italiana, il rientro sulla Terra fino alla conclusione dell’evento.