Il consigliere d’opposizione: “Ora attenderemo 15 giorni con la curiosità di vedere a quale soluzione si aggrapperà”
In merito al sito individuato per la realizzazione di un Centro Comunale di Raccolta nell’agro, ieri, un gruppo di lavoro (costituito da alcuni professionisti volontari) che ha approfondito gli atti e la vincolistica esistenti sull’area e, dopo alcuni sopralluoghi ha ritenuto necessario “suggerire un’attenta riflessione da parte dell’Ente comunale sull’ubicazione dell’opera, nella convinzione che, date le dimensioni del territorio comunale di Monopoli, sia certamente possibile
rinvenire un’area più adatta a svolgervi tale funzione”.
A tal proposito, in una nota, il Consigliere Comunale d’opposizione, l’arch. Angelo Papio (Manisporche), rende noto di aver individuato una soluzione alternativa in contrada San Bartolomeo e di averla sottoposta – senza successo – all’attenzione del Sindaco Angelo Annese nel corso di un incontro a porte chiuse, concordato per il tramite del Consigliere Regionale e consigliere comunale con delega alla “Pianificazione del territorio e demanio” Stefano Lacatena.
LA SOLUZIONE PER ALLOCARE IL CENTRO RACCOLTA RIFIUTI NELL’AGRO MONOPOLITANO ESISTE: È IN C.DA S. BARTOLOMEO
“Circa due mesi fa – spiega Papio – sono contattato da Simone Todisco (naturalista, amico e studioso di Parco Lama Belvedere, nonché membro storico dell’omonimo Comitato) che chiede di interessarmi del Centro Comunale di Raccolta (CCR) nell’agro. Il sito è stato individuato in un’area paesaggisticamente sensibile e, come uso fare quando si tratta di questioni ambientali che dovrebbero coinvolgere indistintamente tutte le rappresentanze civili e politiche, svesto i panni di esponente politico di opposizione e mi impegno a dare il mio contributo. Mi rivolgo all’Ufficio Ambiente del Comune di Monopoli e mi confermano che c’è un finanziamento, approvato dalla Regione, su un progetto redatto sull’area di contrada Lamascrasciola ma che, volendo e in tempi molto brevi, potrebbe essere spostato in una zona alternativa, qualora vi sia una proposta che risponda alle seguenti condizioni: Accessibilità stradale, Baricentricità rispetto al territorio da servire e Assenza di vincoli paesaggistici. Chiedo ad alcuni colleghi geometri, conoscitori storici dell’agro monopolitano e, in pochi giorni, riusciamo a individuare un’area che, meglio di quella in cda Lamascrasciola, sembra rispondere ai requisiti richiesti – racconta il consigliere di minoranza – localizzata lungo la strada provinciale per Conversano: in cda S. Bartolomeo, all’altezza del ristorante La Quercia. L’accessibilità stradale risulta oggettivamente migliore, rispetto alla viabilità del sito di cda Lamascrasciola caratterizzata dalla scarsa visibilità del tracciato curvilineo e da una carreggiata insufficientemente larga. Ciò comporterebbe tempi più brevi di conferimento dei rifiuti e una maggiore sicurezza di uomini e mezzi. Considerando l’estensione dell’agro monopolitano, il sito di cda S.Bartolomeo è sicuramente meno baricentrico, ma in una visione strategica d’insieme, che guardi anche agli altri Comuni dell’Aro Ba/8, possiede una sua significativa centralità. Il centro raccolta è solo il primo degli almeno tre prevedibili, dei quali dovrà essere dotata la campagna, per cui il requisito della baricentricità andrebbe considerato avendo già un piano su dove allocare gli altri due. In ultimo, a S. Bartolomeo vi è una totale assenza di vincoli paesaggistici”.
“Grazie all’interessamento del Consigliere delegato, Stefano Lacatena, ieri pomeriggio (mercoledì 14 aprile) – fa sapere Papio – riesco a incontrare il Sindaco Annese per un confronto sulla questione. Il Sindaco sembra aver già definito la scelta. La posizione baricentrica momentanea è per lui una condizione insindacabile. Tutto il resto, impatto sulla natura dei luoghi, aspetti paesaggistici, sicurezza stradale, è secondario, anzi ininfluente. E, conclude l’incontro dicendo di essere disponibile ad attendere altri 15 giorni per individuare un’altra area, che soddisfi soprattutto il requisito della baricentricità”.
“Esco dall’incontro con la triste certezza che l’attenzione all’ambiente non sia una priorità per Angelo Annese e la sua amministrazione – dichiara con amarezza l’architetto, aggiungendo – Ora attenderemo 15 giorni con la curiosità di vedere a quale soluzione si aggrapperà. Resta lo sforzo mio e di quanti mi hanno coadiuvato nell’aver già individuato un sito idoneo e più rispondente ai requisiti richiesti”.