Prima di ricoprire il suo nuovo incarico ha trascorso l’ultimo decennio presso la Sezione Operativa del NORM della Compagnia Carabinieri di Monopoli in cui ha operato con brillanti risultati e poi è stato Comandante della Stazione Carabinieri di Noci
Nella giornata di ieri è stato ufficializzato l’insediamento del nuovo Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Fano (nelle Marche): il Sottotenente Antonino Bruno Lanza, proveniente dalla Stazione Carabinieri di Noci che ha comandato dopo aver operato, nell’ultimo decennio, con brillanti risultati presso la Sezione Operativa del NORM della Compagnia Carabinieri di Monopoli (BA), occupandosi in particolare del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.
SU DI LUI
Figlio dell’Arma (di Salvatore Lanza di origini siciliane, Carabiniere in quiescenza che, nel corso della sua carriera professionale, da Appuntato Scelto ha prestato servizio come Capo Equipaggio alla Radiomobile di Monopoli negli anni ’85-’90, partecipando a diverse operazioni di servizio e portando importanti risultanti), 52 anni, laureato, il Sottotenente Lanza è sposato ed è papà di una bimba. Si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1989 e ha prestato servizio in quasi tutti i settori della Benemerita, in particolare in reparti speciali della Sicilia e della Calabria per il contrasto alla criminalità organizzata e, in modo specifico, per la ricerca e la cattura dei latitanti, per poi approdare al Comando di Stazioni distaccate in Puglia. Ha partecipato attivamente ad operazioni contro la criminalità organizzata siciliana (operazione denominata “Vespri Siciliani”) e contro la Camorra campana (operazione chiamata “Alto Impatto”), nonché al contrasto del fenomeno del contrabbando di sigarette in Puglia (Operazione “Primavera”); tutte operazioni che hanno portato all’arresto dei responsabili di efferati crimini e in particolare hanno assicurato alla giustizia i capi dei sodalizi criminali. All’estero, Lanza ha partecipato alle missioni di pace svolte dall’Arma in Bosnia Erzegovina e Kosovo.
Nel corso degli anni trascorsi da vice-comandante al servizio della comunità del vasto territorio di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Monopoli, si è particolarmente distinto nelle operazioni antidroga, ma non solo: un esempio, l’operazione “Caffè Stop” del 2013 con cui è stato stroncato sul nascere il fenomeno legato al racket delle estorsioni che stava riemergendo ai danni dei commercianti di Monopoli e Conversano e, l’operazione che, a gennaio 2018, ha consentito di assicurare alla giustizia un latitante tedesco di 51 anni (accusato di sequestro di persona e lesioni personali), su cui pendeva un mandato di cattura europeo emesso dal tribunale di Augsburg e che, proprio per questo, era ricercato dall’Europol dopo essere fuggito da Merling (cittadina della Germania non molto distante da Monaco di Baviera) per rifugiarsi in città, dove si fingeva un turista affascinato dalle bellezze pugliesi.